Soffrire i massaggi

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Chi poteva pensare anni fa che scendere a mare nelle ore calde un giorno sarebbe stato pericoloso per i raggi del sole e per la pelle. E non solo. Ora invece hai dovuto aggiungere alla lista che devi stare attento che il mare sia pulito, che sulle strade non si guidi da Formula 1 e che i dipendenti del lido non ti perquisiscano se trasporti una bottiglia o del cibo per il pranzo. Tutto è cambiato !  E se da ragazza ti tuffavi direttamente appena scendevi  a mare ora prenoti il lettino e l’ombrellone per un serio momento di pausa/antistress. E se da ragazza ti cimentavi in gare di nuoto o giocate a racchettoni ora ti ritrovi a sfidare le caselle della settimana enigmistica sul telo o sulla sdraio. E se prima (sempre da ragazza) danzavi sulle note della musica dell’aperitivo in spiaggia ora sposti la sdraio a secondo della sua ombra (è  il massimo del fitness che ti interessa).

Ma se sei più supradynizzata magari decidi di salire al bar a ordinare un caffè senza zucchero e farti la doccia. Aggiungi che devi essere provvista di tappettino antiscivolo (anche lì). Ora producono scarpe griffate per il mare sempre e comunque scivolose . E se un tempo non pensavi a uscire dal mare prima che le mani diventassero raggrinzite ora dopo un’ora sei ancora immersa a metà gamba e tocchi con le mani se è fredda.( Ma lo è sempre, da sempre! ). Il dato dolente e attuale è che ti  scoccia ricoprirti di brividi di freddo. (Anche perché un tempo si cercava solo l’emozione anche nell’immersione in mare. Ora non ne vuoi sapere di questi sussulti che rovinano la salute.) Aggiungi che prima nuotavi per riscaldarti. Ora ti secca. E se un tempo eri provvista perfino di pinne e maschera. Ora hai la triste cuffia di gomma magari a fiori per non rovinare i capelli. A cui tieni molto e che il tuo parrucchiere per la riparazione ti costa quanto il mutuo della casa.

E se prima eri un tutt’uno con il mare. Ora non ricordi quanto è trascorso prima della tua ultima nuotata-sapiens. E aggiungi che questa tua giornata deve essere vissuta obbligatoriamente nel totale silenzio a mare, nel tuo lido. Senza il frastuono delle note di Eminem o di  Micheal Jackson.. ( beh queste sono e saranno sempre apprezzate)  magari evitando il frastuono fastidioso dei tormentoni estivi . Cerchi in sostanza una scenografia che permetta di immergerti nel tuo libro mentre osservi il fluttuare delle onde ( e magari anche in questo caso ti scappano 10 minuti di pennichella pre-cena. E se anni fa rientravi all’alba dalle feste danzanti ora ti svegli a quell’ora e magari con nostalgia ripensi a quei giorni ma, alle 21 ti ricala felicemente la palpebra, e a secondo dei dolori muscolari che ti attanagliano decidi se scendere a mare con le tue manie ossessive traffico, caos, caldo) o di rimanere a casa dove rimugini sulle altre fissazioni estive sugli gli effetti positivi del sole e il suo valore antistress e antidepressione. E se un tempo osservavi il fisico delle altre donne ora speri di non ri-addormentarti mentre distendi il lenzuolo sulla sdraio dalla stanchezza. E se prima diventavi la Campbell al sole ora esponi solo le estremità ricoperte da vari strati di crema e se proprio sei diventata acciaccatissima come le signore che ti circondano indosserai le scarpette antisensualità di plastica per non soffrire i massaggi delle pietre.

Se invece è rimasto un baluardo di amor proprio cammini fiera della tua magnifica persona sulle pietre massaggianti senza nessuno sforzo ma attraversando l’invidia dei presenti. La tua vittoria ti ha reso il simbolo di chi riesce a camminare senza quelle orripilanti calzature fosforescenti da idiota. L importante è che non ti ritrovi tristemente a raccogliere   le pietre. Sennò è una vera e propria sconfitta senza appello…però tutto questo è solo dovuto alla enorme gigantesca emissione di noia che ha invaso la tua esistenza. E non altro. Il tedio pesa come un macigno, basta saperlo raggirarlo, sempre…..

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