Stop definitivo a stagione calcistica tra i dilettanti in Calabria, attesi criteri usati per stabilire promozioni e retrocessioni

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Lamezia Terme - La stagione calcistica 2019-20, almeno tra i dilettanti, si è ufficialmente conclusa. Il Consiglio Federale tenutosi ieri in Federcalcio ha fatto calare il definitivo sipario sull’attuale annata agonistica. Dalla Serie D fino alla Terza Categoria non si tornerà più in campo dunque, se non nella prossima stagione. Stop definitivo arrivato con quarantotto ore di anticipo rispetto al Consiglio Direttivo del C.R. Calabria ch’era previsto, appunto, per domani.

Adesso c’è attesa per la riunione che il Comitato Regionale Calabria della Lnd dovrebbe tenere a inizio giugno, durante la quale decretare quelli che saranno i verdetti finali dei vari campionati di sua competenza. Com’era giusto che fosse, considerato che si è comunque arrivati a disputare regolarmente i quattro/quinti delle giornate in programma, si è optato per dare un senso a quest’annata, e non far finta che non fosse mai cominciata. A classifiche ormai cristallizzate, saranno promosse in categoria superiore le prime di ogni campionato o suo girone. Per ciò che concerne l’Eccellenza calabrese, il San Luca verrebbe perciò promosso in D. Incerto, invece, il discorso retrocessioni. A far posto a Belvedere e Stilese, prime, al momento dell’interruzione, nei due gironi di Promozione, saranno Trebisacce e una tra Cotronei e Bovalinese (rimaste penultime a pari punti). Ciò qualora si optasse per lasciare inalterato, nei due maggiori tornei regionali, l’attuale format a sedici squadre. Non è infatti da escludere, quantomeno in Eccellenza e Promozione, un blocco delle retrocessioni, con conseguente passaggio a diciotto formazioni per campionato.

Restano tuttavia molte incognite per l’inizio dell’annata 2020-21. Con il virus che, con molta probabilità, a settembre-ottobre non sarà ancora sparito completamente, a livello dilettantistico sarà pressocchè impossibile, per motivi logistici ed economici facilmente comprensibili, rispettare determinati protocolli di sicurezza. D’altronde, se fa fatica a ripartire la serie A, dove girano grandi interessi e tanto denaro, figuriamoci quanto sarà difficile farlo a livello dilettantistico. Per non parlare dei problemi economici con i quali molte società, che si reggono proprio grazie alle sponsorizzazioni di privati, si ritroveranno a fare i conti. Né potrebbe bastare, come rimedio, attuare un sensibile, nonché inevitabile, ridimensionamento nell’importo dei rimborsi spese corrisposti ai tesserati. Una mano d’aiuto dovrebbe comunque arrivare dal Governo sotto forma di crediti d’imposta, agevolazioni o piccoli contributi a fondo perduto.

Ferdinando Gaetano

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