Lamezia, dopo sette anni arriva la sentenza del processo Andromeda: 2 condanne e 4 assoluzioni

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Lamezia Terme – Due condanne, 4 assoluzioni per non aver commesso il fatto e due non doversi procedere per morte e incapacità degli imputati. Tra gli assolti anche l'imprenditore Francesco Perri, che era accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso e tentate lesioni volontarie (Il pm aveva chiesto la condanna a 7 anni di reclusione). Si è così concluso il primo grado del processo “Andromeda”, a sei anni dalla prima udienza e a sette dall’operazione, che è stato celebrato nell’aula Garofalo del tribunale di Lamezia. La sentenza è stata letta nel pomeriggio, dopo alcune ore di Camera di consiglio, dal presidente Angelina Silvestri, a latere, i giudici Luana Loscanna e Adele Foresta. In aula il Pm Crea.

Il processo è scaturito dall’omonima operazione scattata nel maggio 2015 e che aveva colpito la cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte. Diversi i testimoni che nel corso delle udienze sono stati ascoltati in aula e, anche molti i collaboratori di giustizia che, collegati in videoconferenza dai loro siti riservati, hanno reso testimonianza in merito ai fatti oggetto del processo. Nel corso delle udienze sono stati sviscerati i rapporti tra le cosche Giampà e Iannazzo, gli interessi legati al centro commerciale di Maida e la conseguente scia di atti intimidatori contro la famiglia Perri. Tra le parti civili il Comune di Lamezia Terme, con l’avvocato Restuccia, l'Ala con l’avvocato Carere, Vincenzino Stranges e Marcello Perri rappresentato dall’avvocato Bonaddio. Nello specifico Vincenzo Bonaddio e Vasyl Koval dovranno risarcire il comune di Lamezia e l'associazione anti racket Lamezia la somma di 10mila euro per ciascuna parte civile nonchè le spese processuali sostenute dalle stesse parti per una somma di 3mila euro.

Una parte consistente degli indagati coinvolti nell'operazione aveva optato per il rito abbreviato, il quale nei vari gradi di giudizio si è concluso negli anni scorsi. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati: Staiano, Giunta, Andricciola, Puteri, Bagnato, Marasco, Mussari, Vescio, Cerra, Guerriero, Sinopoli, Carnovale, Larussa, Curatolo. È stata riunita nel processo anche la posizione di Domenico Cannizzaro che era stata precedentemente stralciata. Per Raffaele Caparello è stato dichiarato il non doversi procedere per morte del reo e per Domenico Cannizzaro dichiarato il non doversi procedere per incapacità processuale irreversibile dell'imputato.

Ecco la sentenza

Condanne

Vincenzo Bonaddio, 9 anni di reclusione e 7.500 euro di multa e interdizione perpetua da pubblici uffici

Vasyl Koval, 4 anni di reclusione, 11mila euro di multa e interdizione da pubblici uffici per 5 anni, assolto dal capo 15 di imputazione perchè "il fatto non sussiste"

Assoluzioni

Franco Perri

Rocco Tavella

Mariantonia Santoro

Nadia Jannate

L'avvocato Salvatore Staiano, che ha difeso Francesco Perri insieme ai colleghi Giuseppe Mussari e Gianfranco Giunta, ha detto che quello a carico dell'imprenditore "è stato un processo difficilissimo, ma il risultato non è giunto inaspettato. È stata restituita dignità ad uno degli imprenditori più importanti della Calabria". Fra 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza.

R.V.

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