Sanità, Cobas: "Sanibook e rilevatori in ospedali sono strumenti sbagliati"

dottore-medico-ospedale0799_66a18_a375c_f74f4_941d1_87830_6ad53.jpgCatanzaro - Il Cobas Calabria esprime una serie di critiche a perplessità al sistema di Sanibook e dei rilevatori negli ospedali messi in campo da Roberto Occhiuto nelle sue vesti di commissario alla sanità. "Il "Si Cobas Calabria - spiega in una nota il responsabile Roberto Laudini - ha denunciato per primo il portale Sanibook, definito un strumento di distrazione di massa utile a distogliere l’attenzione dalle vere problematiche della nostra sanità, ora con la nascita dei “rilevatori” questo strumento diventa diabolico. Ci saranno 75 persone che andranno in giro negli ospedali calabresi per accusare chi ogni giorno lavora con enormi difficoltà, 75 persone pagate con soldi pubblici che faranno solo il gioco di chi ha voluto questo regime sanitario in un contesto di lavoro davvero fatiscente dove gli operatori sanitari sono costretti a lavorare, vogliamo ricordare che la Calabria è ultima in Italia per il rispetto dei Lea e già da tempo abbiamo denunciato con i Nas e chiesto un controllo ispettivo per verificare la carenza cronica di personale".

Secondo Cobass: "Il Commissario ad Acta sembra vivere in un mondo parallelo e non si rende conto delle difficoltà che ogni giorno si affrontano negli ospedali calabresi e si sprecano risorse per Sanibook e per i rilevatori, abbiamo visto come Sanibook sia un sistema assurdo dove chiunque può dichiarare il falso e restare anonimo. I rilevatori sono davvero una scelta scellerata che costringe gli operatori sanitari a lavorare in un clima surreale dove ogni giorno si subiscono insulti, vessazioni e minacce e violenze, le cronache sanitarie sono note con continui atti di violenza verso chi ogni giorno lavora per il bene dei pazienti. Sanibook e rilevatori sono delle soluzioni sbagliate che creano caos in un sistema sanitario che da più di 13 anni vive una realtà fatta di abusi, dove nel tempo con tutti i colori politici fino ad oggi, la Regione con chiusure di ospedali, reparti presidi e pronto soccorso, finanziando sempre di più il settore privato, hanno aiutato arricchito e potenziato la sanità privata a discapito della sanità pubblica con gravi disagi alla cittadinanza, privando a molti il diritto a curarsi.

I problemi della nostra sanità - aggiunge -sono infiniti e non si risolveranno così mettendo alla gogna chi ogni giorno lavora, per questo noi denunceremo sempre questi abusi e ci batteremo sempre per difendere il diritto dei lavoratori a poter svolgere le proprie mansioni nel miglior modo possibile".

© RIPRODUZIONE RISERVATA