Assemblea Pd: Renzi proclamato segretario, i calabresi eletti nella direzione nazionale

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Roma – Dopo il successo nelle primarie, questa domenica ha visto la proclamazione da parte dell’Assemblea del Pd, di Matteo Renzi a segretario del Partito democratico: 700 i delegati per Renzi, 212 per Andrea Orlando e 88 per Michele Emiliano. "Oggi si rimette in gioco un'esperienza di popolo che non ha paura di ripartire e di ricominciare mettendo al centro le persone", ha commentato l'ex presidente del Consiglio nel suo intervento all'assemblea del Pd ricordando che esattamente "5 mesi fa mi dimisi da premier". "In cinque mesi - ha proseguito Renzi - nel Pd ne sono successe di tutti i colori: abbiamo assistito a polemiche, litigi, scissioni, dando l'impressione di una comunità che sa solo litigare tradendo lo straordinario messaggio che il nostro popolo ci dà e ci ha ridato nelle primarie: non ha vinto Renzi né Orlando né Emiliano, ma la comunità che crede che la politica è una cosa seria, un Pd che non litiga, non si scinde, non è luogo dove tutti sparano contro il quartiere generale.

Intanto, sono stati designati anche i membri della direzione nazionale del Pd nella quale ci sono diversi calabresi. Oltre al ministro dell’Interno Marco Minniti, il governatore Mario Oliverio, il segretario regionale Ernesto Magorno e il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, sono stati eletti anche la deputata Enza Bruno Bossio, Ernesto Carbone, Ferdinando Aiello, il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, Stefania Covello e il millennials Marco Schirripa. Proprio la deputata Stefania Covello, dopo la nomina, ha affermato di essere “assolutamente orgogliosa”, e ha ringraziato “il segretario Matteo Renzi, unitamente a Luca Lotti, per aver ritenuto utile e opportuna la mia presenza". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Stefania Covello. "Lavorerò come sempre ho fatto, con entusiasmo e impegno - aggiunge - per fare crescere la nostra comunitá politica e per supportare l'azione del segretario. Lo farò anche portando le istanze territoriali della Calabria e del Mezzogiorno. Ci attendono sfide straordinarie per contrastare pericolose derive populiste e per assicurare all'Italia riforme e stabilità. Oggi il Partito Democratico inizia un nuovo percorso".

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L’intervento di Orlando: "La rottamazione non ha funzionato"

"È importante che ci si parli ma anche che ci si ascolti e se alla fine c'è un briciolo di verità rimanga nella sintesi. Diciamolo con franchezza: in questi anni non è andata così come si era detto, non c'è stato un rinnovamento delle classi dirigenti, abbiamo assunto le peggiori prassi della politica, come il clientelismo ed il nepotismo, l'idea che il consenso si costruisca con il potere. La rottamazione non ha funzionato". Così Andrea Orlando attacca dal palco del Pd mentre dalla platea salgono mugugni.

"La scissione è stato un errore drammatico ma tra Berlusconi e Bersani continuo a preferire Bersani. Il Pd deve prendere il 40 per cento ma non a tutti i costi: senza il centrosinistra il Pd è costretto all'alleanza con Berlusconi, dobbiamo provare a ricostruire il centrosinistra, è doloroso, faticoso ma non tutte le alleanze sono un male di per sè, lo sono state in una certa stagione ma grandi alleanze hanno aiutato a cambiare i paesi".

Matteo Orfini presidente assemblea

Matteo Orfini presidente, 16 no e 60 astenuti - Matteo Orfini è stato eletto presidente del Pd dall'assemblea Pd: tutti favorevoli tranne 16 no e 60 astenuti. Barbara Pollastrini (mozione Orlando) e Domenico De Santis (mozione Emiliano), vicepresidenti. Francesco Bonifazi è stato confermato tesoriere con 11 astenuti.

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