Lamezia Terme – “Con noi, si può immaginare per questa terra una rinascita assoluta. Il nuovo esecutivo avrà la possibilità di intervenire subito, profittando, se ritorneremo al Governo, della nostra volontà di ridare slancio a tutto il Mezzogiorno”. Silvio Berlusconi conclude, in un hotel alle porte di Lamezia, la sua trasferta in Calabria (stamattina il leader di Forza Italia è stato a Tropea) organizzata per tirare la volata a Jole Santelli in vista delle Regionali di domenica. Berlusconi, protetto da un imponente cordone delle forze dell’ordine, si fa strada a fatica tra sostenitori e curiosi che si sono dati appuntamento a Lamezia da ogni angolo della Calabria. Ad accoglierlo in una sala gremita fino all’inverosimile, i big del centrodestra di ogni livello.
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Berlusconi, provato dal tour de force, ripete la battuta su Santelli pronunciata a Tropea: “La conosco da 26 anni e non me l’ha mai data”. Anche se poi a margine dichiara di “non essere sessista, le donne con me sono sempre state molto considerate sia in politica che nelle mie aziende”. L’ex premier comunque non perde mai di vista l’obiettivo della sua visita in Calabria: l’endorsement alla sua “fedelissima” Santelli. “Questa è una terra bellissima - afferma - e sono certo che qui avremo un risultato positivo. Così come vinceremo anche in Campania più avanti. Faremo un ministero per il Mezzogiorno e adotteremo leggi particolari che saranno decisive per una vera rinascita del Sud, perché senza di questa l’Italia non può andare molto lontano. Bisogna far cambiare l’immagine della Calabria in Italia, in Europa e nel mondo. La ’ndrangheta si può e si deve annientare”.
Il leader azzurro, quindi, ritorna a tessere le lodi di Santelli: “Questo governo regionale bisogna cambiarlo. Quando un governo sta lì da troppi anni si genera un club di potere che è sempre negativo e questa è la prima cosa per cui sono felice che sia Jole Santelli la futura governatrice della Calabria. Lei che ha questa capacità rara di saper giudicare le persone e di saper scegliere per ogni incarico quelle più attrezzate. Noi abbiamo proposto una squadra di candidati forti. Con una task-force chiamata ‘Calabria promozione’ che sarà formata da esperti nei singoli settori”.
Poi, Berlusconi elenca i nodi da affrontare in caso di vittoria: “Nella sanità, ci sono tempi di attesa troppo lunghi e in molti vanno fuori regione per farsi curare. Mentre qui ci sono medici assolutamente capaci. Per quanto riguarda il capitolo infrastrutture, i governi della sinistra non hanno prolungato l'Alta velocità fino a Reggio Calabria, che era una cosa assolutamente importante. E molte anche tra le linee ferroviarie principali non sono elettrificate. Ancora, i convogli ferroviari hanno una media di vecchiaia di 30 anni”. Spazio anche all’economia. Dice Berlusconi: “La Calabria è l'unica regione del Mezzogiorno ad avere il segno meno davanti al suo Pil. E questo produce anche la mancanza di posti di lavoro, che a sua volta provoca il fenomeno dello spopolamento”. Da qui la proposta di una “fiscalità agevolata per le aziende calabresi, e a quelle che decidono di investire in Calabria non bisogna far pagare nessuna tassa per i primi 5 anni. Così come vanno abolite le tasse sul contratto di primo impiego”. Infine, un passaggio sul porto di Gioia Tauro, che “ha avuto un calo del 5 per cento nella movimentazione dei container. Gioia Tauro era il primo porto in Italia, ora è stata superata da Genova”.
Dal canto suo, Santelli parla dell'amore per la politica. E ammette: “A quest’uomo devo tutto. Per me, la politica è una passione. Berlusconi mi ha trasmesso l’ottimismo e la forza di un sogno: cambiare la Calabria”. E chiude: “Esistono sfide difficili, non impossibili”.
Giuseppe Maviglia
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