Lamezia, conferita all’istituto Perri Pitagora la targa di Ecole Partenaire - Certifications de Francais

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Lamezia Terme - L’Institut Francais Italia, in collaborazione con France Education International e Alliance Francaise Italia ha conferito alla scuola Perri Pitagora la targa di Ecole Partenaire - Certifications de Francais. L’Istituto, infatti, rilascia le certificazioni DELF Prim e Scolaire agli alunni delle classi quinte della primaria Maggiore Perri e delle classi seconde e terze della scuola secondaria Pitagora. È stato particolarmente apprezzato, nell’ambito del prestigioso evento che si è tenuto martedì 23 aprile a Roma, Palazzo Farnese a Campo dé Fiori, sede dell’Ambasciata di Francia, il progetto linguistico che coinvolge gli allievi dell’Istituto partendo dalla scuola dell’infanzia. Presenti all’incontro, coordinato dai referenti del Centro pilota per le certificazioni Caterina Conflitti e Virginie Salles, i rappresentanti dell’Institut francais Italia Claire Thuadet e Cecilia Goloboff, Laura Pazienti, dirigente dell’Ufficio VI – Formazione del personale scolastico - del Ministero dell’Istruzione, oltre a vari dirigenti scolastici, docenti referenti provenienti da altre regioni italiane, rappresentanti dell’Ambasciata.

Nel suo intervento, il dirigente Giuseppe De Vita, affiancato dalla docente della scuola  secondaria “Pitagora” Cinzia Colistra, referente del Dipartimento linguistico e dalla docente del Liceo “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme Carmen Marra,  referente di Alliance Francaise di Catanzaro, ha presentato l’attività che si inquadra pienamente nel curricolo verticale di scuola, evidenziando come bambini dai 3 ai 5 anni,   in orario curricolare, “seguano lezioni in un contesto ludico, dove vengono organizzati giochi di ruolo o conversazioni a tema e proposte, con un lessico limitato e ripetitivo, frasi semplici legati ai contesti più comuni della quotidianità. Tutto ciò in un ambiente allegro, di empatia”. Ciò al fine di affascinarli nella scoperta di una nuova lingua, dai suoni e dagli accenti ignoti. Gli alunni di scuola primaria seguono lezioni in orario extracurriculare e, alla fine del percorso, i più “pronti” conseguono la certificazione DELF Prim A1.1. Alla secondaria di I grado, i corsi, tenuti sempre in orario extracurriculare, riguardano gli allievi delle classi seconde e terze che conseguono il DELF Scolaire liv. A2. La realizzazione di tali percorsi si affianca alle altre lingue straniere che si studiano al Perri Pitagora, quali l’inglese, lo spagnolo e il tedesco e consente agli alunni di conseguire una certificazione che diventa passaporto linguistico per la mobilità in Europa e nel mondo e che valorizza il proprio curriculum.

Il dirigente ha sottolineato “come la realizzazione di tali percorsi formativi sia stata possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Liceo linguistico lametino “Campanella”, diretto dalla preside Susanna Mustari, che nella realizzazione dei percorsi di PCTO fornisce le necessarie competenze, anche di carattere pedagogico, ai propri studenti che diventano, a loro volta, docenti dei compagni più “piccoli”. Un’idea semplice che si è rivelata efficace: punto di forza, infatti, diventa la vicinanza anagrafica tra i giovani studenti e i loro giovani “mentori”. Essi sono guidati dalla tutor del “Campanella” Carmen Ma rra e accolti, presso la scuola primaria Maggiore Perri, dall’ins. Lucia Zaffina mentre, alla scuola dell’infanzia, dall’ins. Susanna Mannella.L’evento è proseguito con la visita di Palazzo Farnese, dove in presenza dell’Ambasciatore Martin Briens, i convenuti hanno potuto ammirare la magnificenza e le opere presenti nell’edificio, quali la galleria Farnese ad opera di Annibale Carracci, il salone d’Ercole, che custodisce una selezione di arazzi risalenti al XVII secolo, la galleria di Murano e il Camerino. Molti gli apprezzamenti ricevuti da parte degli altri dirigenti scolastici circa la replicabilità del progetto nelle proprie scuole.

“Il nostro obiettivo – ha proseguito il dirigente De Vita – non è solo quello di insegnare le lingue, in questo caso il francese, ma di aprire la mente dei nostri allievi, facendoli appassionare a culture diverse in un’ottica cosmopolita. In tale quadro, che è di istruzione, formazione ed educazione linguistica per competenze, si formano gli adulti di domani, le future classi dirigenti: persone preparate, anche linguisticamente, capaci così di interagire nella società globale del terzo millennio  a beneficio e servizio innanzitutto del territorio di provenienza ma anche e più in generale, dell’umanità, ragione ultima del vivere civile come persone in comunità. Imparare una nuova lingua è come aprire una finestra sul mondo, affermava Nelson Mandela”.

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