Sanità, Oliverio critico con il Governo: "Altro che cambiamento, calpestati diritti costituzionali"

oliverio-conferenza-stampa-oliverio-dicembre-2014-09272017-152648_e89ed.jpg

"Sto valutando assieme alle altre Regioni, per il 13 dicembre, quando è stata convocata una conferenza Stato-Regioni, un'iniziativa perchè non è possibile che i poteri costituzionali vengano mortificati e messi sotto ai piedi, senza peraltro risultati a fronte dell'esperienza del commissariamento della sanità regionale". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio riferendosi alla recente nomina da parte del Governo del nuovo commissario alla sanità. "Il ruolo di supplenza che il commissario ad acta avrebbe dovuto svolgere rispetto al potere ordinario della Regione - ha aggiunto Oliverio - si è rivelato assolutamente fallimentare".

"Questo Governo è in linea con quelli precedenti: il cambiamento agitato rispetto ai problemi della sanità nella nostra regione non si vede. Non dimentico - ha aggiunto Oliverio - quando i rappresentanti del M5s agitavano il problema del commissariamento e lo facevano in polemica con il Governo, oltre che con il sottoscritto. Oggi, invece, sono praticamente in pieno continuismo con una linea che è fallimentare. Non dico che sono stati loro l'origine, perchè l'origine si è determinata nella legislatura precedente, ma adesso loro proseguono su quella strada. Anche oggi siamo in linea con questa impostazione fallimentare. Per quanto mi riguarda, ho già espresso la mia posizione al Governo. Non faccio questioni di nomi, ritengo l'istituto del Commissariamento fallimentare i cui risultati, dopo dieci anni, sono frutti amari. Un bilancio assolutamente negativo, come ha stabilito anche l'ultimo tavolo interministeriale, che ha confermato l'impennata del debito, la collocazione dei livelli essenziali di assistenza al di sotto della soglia minima e l'aumento dei calabresi costretti a curarsi fuori dalla regione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA