Lamezia: Ad un anno da tragedia Ilsap dissequestrato stabilimento mentre proseguono indagini

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Lamezia Terme – Ad un anno di distanza dall’incidente in cui hanno perso la vita tre operai, l’impianto dell’Ilsap BioPro è stato dissequestrato. La decisione è stata presa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale lametino, Barbara Borelli, che ha emesso il provvedimento per la revoca dei sigilli, imposti dopo la tragica esplosione, incontrando il parere favorevole dei periti di entrambe le parti e il parere del pubblico ministero Luigi Maffia, subordinato invece a quello favorevole dello Spisal.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Maffia dal settembre dello scorso anno, proseguono per capire come siano andati i fatti e se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Si è in attesa, quindi, che le indagini si concludano portando ad un accertamento della verità sulla tragedia e, quindi, ad un processo.

Per l’esplosione del silos nell’azienda di San Pietro Lametino, in cui persero la vita due dipendenti della ditta Aurelia, Daniele Gasbarrone di Latina e Alessandro Panella di Velletri, entrambi di 32 anni, appaltatrice dei lavori di manutenzione alla Ilsap, ed Enrico Amati, 37 anni, responsabile della produzione della stessa Ilsap, il pm Maffia aveva iscritto nel registro degli indagati i due proprietari dell’azienda, ifratelli Maurizio e Salvatore Martena, imprenditori laziali, e altre due persone dell'azienda Aurelia Srl. Ieri, intanto, nell’anniversario della morte dei tre lavoratori, anche Lamezia li ha ricordati con una messa.

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