Lamezia, al via processo "Crisalide" per 64 imputati

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Lamezia Terme - Ad un anno dall’operazione “Crisalide”, è iniziato oggi il processo, al Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 64 persone, ritenute affiliate alla cosca 'ndranghetista "Cerra – Torcasio - Gualtieri" attiva a Lamezia. Oggi si è tenuta l’udienza preliminare, durante la quale sono state avanzate le prime richieste di rito abbreviato.

Circa 50 gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito alternativo. Tra questi anche Antonio Miceli, considerato il nuovo “boss” della cosca e l’ex consigliere comunale Pasqualino Ruberto. Ha scelto, invece, di essere di procedere con il rito ordinario l’ex vicepresidente del consiglio comunale di Lamezia, Giuseppe Paladino, mentre, il padre Giovanni Paladino ha scelto l’abbreviato. A loro viene contestato dalla Procura di aver assunto “[…] il ruolo di concorrenti esterni dell’associazione criminale di stampo ‘ndranghetistico denominata cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri in quanto pur non potendosi ritenere inseriti stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, fornivano tuttavia un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo di natura materiale e/o morale”. Gli inquirenti fanno riferimento, in particolare, alla campagna elettorale del 2015 specificando come i tre, secondo le indagini: “[…] si proponevano quali politici e professionisti di riferimento della cosca “Cerra-Torcasio-Gualtieri”.

La maggior parte degli imputati, quindi, ha scelto il rito alternativo mentre, a scegliere il processo ordinario sono stati: Danilo Fiumara, Claudio Vescio, Vincenzo Strangis, Alex Morelli, Antonio Torcasio, Ivan Di Cello, Alfonso Calfa, Francesca Antonia De Biase, Giuseppe Costanzo, Antonio Gullo, Flavio Bevilacqua, Piero De Sarro e Giuseppe Paladino. Si sono riservati, per la prossima udienza, tramite i loro legali: Antonio Muoio, Giuseppe De Fazio, Daniele Amato, e Salvatore Fiorino.

Le richieste di costituzione di parte civile

Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’Ala, il Comune di Lamezia Terme e l’Avvocatura dello Stato (contro tutti gli imputati), mentre, la Progetto Sud solo nei confronti di alcuni. Richieste alla quale si è opposto l’avvocato Cerminara, per quanto riguarda i reati in materia di stupefacenti. Si sono costituiti come parte civile, inoltre, anche alcune delle persone offese, il Ministero degli Interni e la Presidenza del Consiglio. Pertanto, nella prossima udienza fissata per il 16 maggio, il giudice dovrà sciogliere la riserva per quanto riguarda la costituzione di parti civili e sull’opposizione espressa dalla difesa. È prevista, inoltre, la requisitoria Pm relativa all’udienza preliminare e l’ammissione dei riti.

Le indagini

L’operazione scattò all’alba del 23 maggio scorso, quando i carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla Dda, in un primo momento nei confronti di 52 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato e rapina. Tutto è partito da un’indagine del Nucleo Investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme che ha permesso di documentare l’operatività della cosca dedita ad un controllo del territorio mediante attività estorsive e danneggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la chiusura indagini, è stato chiesto il processo per 64 persone.

Il rinvio a giudizio era stato chiesto per:

  • Antonio Miceli,
  • Nicola Gualtieri inteso "Nicolino",
  • Giuseppe Grande "U pruppo",
  • Vincenzo Grande,
  • Daniele Grande,
  • Teresa Torcasio,
  • Antonio Domenicano,
  • Mattia Mancuso,
  • Danilo Fiumara,
  • Luca Salvatore Torchia,
  • Ottavio Muscimarro,
  • Paolo Strangis,
  • Rosario Muraca,
  • Domenico De Rito inteso "Tutu'",
  • Alessio Morrison Gagliardi,
  • Emmanuel Fiorino,
  • Fortunato Mercuri,
  • Carloalberto Gigliotti,
  • Vincenzo Brizzi,
  • Michele Grillo,
  • Alessandro Gualtieri,
  • Claudio Vescio inteso "caio",
  • Vincenzo Strangis,
  • Alex Morelli detto "ciba",
  • Antonio Torcasio detto "pallella",
  • Davide Cosentino,
  • Ivan Di Cello detto "Ivanuzzu",
  • Alfonso Calfa detto "paparacchiu",
  • Pino Esposito,
  • Smeraldo Davoli,
  • Antonio Perri detto "Totò,
  • Antonio Muoio,
  • Giuseppe De Fazio,
  • Antonio Mazza,
  • Pasquale Caligiuri,
  • Antonio Saladino detto "birricella",
  • Antonio Franceschi,
  • Rosario Franceschi,
  • Massimo Gualtieri,
  • Vincenzo Catanzaro,
  • Francesca Antonia De Biase;
  • Giuseppe Costanzo,
  • Antonio Gullo,
  • Guglielmo Mastroianni,
  • Antonio Paola "satabanca",
  • Antonello Amato,
  • Daniele Amato,
  • Flavio Bevilacqua,
  • Salvatore Francesco Mazzotta,
  • Concetto Pasquale Franceschi,
  • Saverio Torcasio, cl. 75
  • Maurizio Caruso,
  • Saverio Torcasio, inteso “geometra” cl.86
  • Francesco Gigliotti,
  • Davide Belville,
  • Antonio Stella,
  • Marco Cosimo Passalacqua,
  • Luigi Vincenzini,
  • Piero De Sarro,
  • Salvatore Fiorino,
  • Luca Torcasio, inteso “u cultellaro”,
  • Pasqualino Ruberto,
  • Giuseppe Paladino,
  • Giovanni Vincenzo Paladino. 

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