Lamezia, bomba esplode contro negozio in via Piave - REAZIONI

bomba_fornaio2_2017.jpg

Lamezia - Un ordigno è esploso intorno alle 23:30 del 30 marzo davanti al panificio e negozio di generi alimentari "Il fornaio" in via Piave, di proprietà dei fratelli Angotti. Diverse le macchine e le saracinesche di altri esercizi commerciali nelle vicinanze che hanno subito danneggiamenti a seguito della violenta esplosione che si è verificata in una via centralissima della città. Sul posto vigili del fuoco, polizia di Stato e carabinieri per i rilievi del caso e l'avvio delle indagini. In zona sono presenti diverse telecamere di videosorveglianza che potrebbero aiutare ad individuare gli autori dell'atto intimidatorio. Una storia che sembra ripetersi: proprio lo stesso negozio, anni fa, ospitava la "Casa del dolce" della famiglia Giordano, pasticceria andata distrutta da un ordigno ad alto potenziale fatto esplodere la notte del 7 luglio 2011.

bomba_fornaio3_2017.jpg

REAZIONI

Barbanti: Vicinanza alle vittime del vile gesto

“Delle ‘bestie’ questa notta hanno pensato di poter mettere in ginocchio Lamezia Terme. Si Sbagliano. Vicinanza alle vittime del vile gesto”. A dichiararlo l’onorevole Sebastiano Barbanti che, con un tweet, ha voluto esprimere la sua vicinanza e solidarietà alla famiglia Angotti che questa notte ha subito un’intimidazione ai danni del loro negozio in pieno centro città.

Lamezia shopping: questi gesti non distruggeranno voglia imprenditoriale e lavorativa delle persone oneste

“Grande sgomento e grande stupore per il brutto evento che questa notte ha danneggiato un negozio della famiglia Angotti. Nonostante gli sforzi per cercare di far rivivere il centro cittadino di Lamezia ci troviamo ancora a dover annotare eventi di tale portata. Tutta l'Associazione Lamezia Shopping – si legge in una nota - si stringe attorno al loro socio in questo momento così difficile, con la speranza che questo atto vile e meschino possa essere presto soppiantato da momenti felici e di crescita. Siamo convinti che tali gesti possono solo distruggere le vetrine e le altre cose materiali, ma mai la voglia imprenditoriale e lavorativa che contraddistingue le persone oneste”.

Sinistra Italiana Lamezia: città si interroghi su cosa sta succedendo

“L’ennesimo atto intimidatorio che ha colpito nella tarda serata di ieri un’attività commerciale, segna una ferita per tutta la comunità. Una brutta pagina per Lamezia che ha visto distruggere in pochi secondi un progetto imprenditoriale in cui dei giovani avevano creduto e che ha fatto piombare tutta la città, anche per via dei danni provocati a tante auto parcheggiate nella zona, in un clima di terrore. Un luogo frequentato ogni giorno da famiglie e bambini prima dell'entrata a scuola, distrutto con violenza disumana.  Ai titolari e ai loro familiari, a quanti vi lavorano, esprimiamo vicinanza e solidarietà e auguriamo, con il sostegno di tutta la nostra comunità, di riprendere prima possibile la loro attività”. A dichiararlo Sinistra Italiana Lamezia, commentando l’atto intimidatorio avvenuto nella serata di giovedì in pieno centro. “Ormai da troppi mesi – continuano - stiamo assistendo a un risveglio sempre più violento delle azioni criminali nella nostra città, dalle intimidazioni alle attività commerciali fino agli omicidi come è successo nelle scorse settimane. È un quadro allarmante, che interroga tutti, forze politiche, società civile, singoli cittadini, di fronte a una città che sembra essere ritornata ai tempi più bui della sua storia. Accanto a questo si avverte la mancanza di una discussione, - continuano - che vada al di là della reazione emotiva momentanea, per interrogarci seriamente su cosa sta accadendo in questa città. Anche dopo le recenti sentenze del processo Andromeda e le ultime operazioni di Magistratura e Forze dell’Ordine contro gruppi criminali “emergenti”, il silenzio l’ha fatta da padrone tra le categorie imprenditoriali, le realtà associative, la politica. Come se non fosse successo nulla o come se i singoli fatti fossero sconnessi l’uno dall’altro”. “Come forza politica – proseguono - sentiamo l’esigenza di rompere questo silenzio! Vogliamo che si riprenda un percorso condiviso tra Comune, istituzioni, forze sociali, culturali e imprenditoriali cittadine per dare una risposta civica, partecipata e democratica a quanto sta accadendo. Non possiamo continuare a far finta di niente. Come questa città è stata capace di fare in passato, anche ora le energie positive della nostra comunità, accanto all’insostituibile lavoro di Magistratura e Forze dell’Ordine, sono chiamate a fare la loro parte per strappare il terreno alle forze criminali, vecchie e nuove, che vogliono continuare a tenere sotto scacco la vita della città con la violenza e la sopraffazione”.

Noi con Salvini: Dobbiamo essere uniti per combattere questi eventi, città deve dare spazio e gente per bene

“Ennesimo ordigno esplode nella serata di ieri sera a Lamezia e ad essere colpito un piccolo negozio gestito da due giovani lametini. Un pensiero di solidarietà arriva anche dal movimento Ncs Lamezia Terme – commentano in una nota Fabrizio Mastroianni e Antonio Muraca - dobbiamo essere uniti per combattere questi eventi, la nostra città deve crescere e deve dare spazio alla gente per bene che ha voglia di lavorare, chiediamo all'amministrazione, di programmare con le forze dell'ordine un progetto di sicurezza più forte e più attivo in città, i nostri giovani non devono scappare per colpa di qualcuno che non ha voglia di lavorare”. “La nostra – aggiungono - è una solidarietà piena per la famiglia Angotti alla quale auguriamo di non perdere la speranza è presto ripartire. A tal proposito suggeriamo l'istituzione di uno "sportello della solidarietà" dove far pervenire donazioni libere, affinché la città dimostri unione fattivamente contro questi vili atti, al fine di far sì che la famiglia Angotti – concludono - si senta meno sola e possa riprendere l'attività con un peso minore sia economico che psicologico”.

Cgil: occorre una reazione dell'intera società civile

"Avevamo già denunciato la preoccupante recrudescenza criminale che sta imperversando nel territorio provinciale. L'ultimo atto avvenuto questa notte ai danni di una attivita' economico-commerciale a Lamezia dimostra che non c'è piu' tempo da perdere occorre reagire per rivendicare con la dovuta determinazione Sicurezza e Controllo del territorio". Lo scrive la Cgil Catanzaro-Lamezia Terme secondo la quale "non sono sufficienti solo le azioni della magistratura e delle forze dell'ordine se non vengono accompagnate da una contestuale e corale reazione dell'intera societa' civile, culturale, produttiva. Chiediamo al Sindaco della citta' di Lamezia e al Presidente della Provincia di Catanzaro - aggiunge la Cgil - di valutare la possibilita' di una convocazione aperta dei rispettivi consigli per assumere decisioni coerenti coinvolgendo le organizzazioni sindacali, le forze produttive, culturali, la Chiesa, al fine di sollecitare il governo nazionale a prestare l'attenzione necessaria e garantire attraverso investimenti adeguati con strumenti, mezzi, risorse ed intelligence il controllo del territorio".

Falbo (Confcommercio Catanzaro): piccole e medie imprese non possono rimanere ostaggio di delinquenti senza scrupoli

"Il boato, profondo, inquietante ed inequivocabile, ci ha sorpresi all'uscita da Teatro, a Lamezia Terme, dove, si era tenuta la rappresentazione di una splendida commedia. Una signora, ignara, era preoccupata per il peggiorare delle condizioni atmosferiche, scambiando il rumore dal triste presagio, nel tuono, segno invece dell'avvicinarsi di un insolito temporale notturno. Dietro l'angolo, invece, la drammatica, amara conferma di quello che è ormai diventato un tragico bollettino di guerra. L'ennesimo attentato ad una attività commerciale". Ad affermarlo è il Presidente della Confcommercio Catanzaro,Pietro Falbo che aggiunge: "Il brutto, riconoscibile esempio di una criminalità ancora indomita ed arrogante. La nostra è una solidarietà piena e partecipata ai fratelli Angotti titolari del Fornaio. Una solidarietà consapevole del fatto che così non si può andare avanti, che le piccole e medie imprese non possono rimanere ostaggio di delinquenti senza scrupoli il cui unico obiettivo sembra scardinare sin dalle fondamenta la comune convivenza civile e le stesse basi dello stato democratico. Non ci possono essere luoghi che vengono sottratti alle regole della legalità. Se questa è un'eccezione, provvediamo, con la forza delle Istituzioni a ristabilire ordine, serenità e regole certe. Auspichiamo - conclude Falbo - che le forze dell'ordine facciano luce, nel più breve tempo possibile, sulla vicenda, per assicurare alla giustizia i colpevoli e dare un monito a chi pensa di poter colpire impunemente soggetti, la cui unica colpa è lavorare duramente per sè e le proprie famiglie".

Tassone (Assipan): famiglia Angotti rappresenta esempio di correttezza e sana imprenditorialità per tutto il territorio lametino

L’Assipan, Associazione Panificatori della Provincia di Catanzaro, nella persona del Presidente Pietro Tassone, ha manifestato piena solidarietà al collega Luigi Angotti, storico panificatore di Lamezia Terme, nonché Vice Presidente della Assipan stessa, colpito da un vile gesto intimidatorio la scorsa notte. “Poche parole – scrive Tassone - riuscirebbero a dare la misura dello sdegno e della rabbia per quanto accaduto al nostro collega la cui famiglia rappresenta un esempio di correttezza e sana imprenditorialità per tutto il territorio lametino. Nei mesi scorsi anche a Catanzaro si era verificato un episodio del tutto analogo ai danni del Panificio Vescio destando notevole sgomento all’intera categoria. Oggi, si registra quest’ennesimo atto, che segna una escalation di aggressione alla categoria che preoccupa fortemente l’Assipan che da canto suo è sempre impegnata nella tutela dei propri associati e nel sostegno della legalità, e si dichiara pronta ad un proficuo e collaborativo dialogo con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine per avere maggiore sicurezza e protezione”.

“La nostra è una categoria che fa della passione e dell’amore verso il mestiere le uniche leve che al momento sorreggono le nostre imprese flagellate, più di altre, da fenomeni di concorrenza sleale, - scrivono - abusivismo commerciale e produttivo, campagne mediatiche denigratorie e tendenziose che si aggiungono alla già imperversante crisi. Se a tutto ciò si unisce anche la violenza della azione criminale ben si comprende come guardare al futuro con fiducia posa risultare molto difficile”. “Tuttavia, chi è abituato al sacrificio ed al duro lavoro , come i panificatori, - prosegue la nota - non si arrenderà alla viltà della delinquenza e non chinerà mai il capo ed Assipan attiverà quindi immediatamente tutti i percorsi istituzionali e garantirà piena assistenza al collega Angotti per far luce sul gesto vigliacco e criminoso che ha subito invitandolo nel contempo non mollare e retrocedere di un passo sicuri che lo sconforto iniziale lascerà il posto alla grinta ed alla determinazione che contraddistingue i panificatori”.

Fittante (Centro Riforme- democrazia-diritti): attivarsi per sconfiggere cultura mafiosa

"Non può mancare l'espressione della solidarietà, mia e dell'Associazione che rappresento, al titolare della panetteria presa di mira dalla 'ndrangheta e ai commercianti dell'area circostante che per l'esplosione della bomba hanno subito ingenti danni ai loro esercizi. Ancora una volta siamo costretti a sottolineare che, al di là dei proclami e delle esaltazioni, in Città non è stata debellata l'organizzazione mafiosa. Le operazioni di polizia con decine di arresti, i processi con condanne pesanti ed esemplari, risultati significativi conseguiti grazie  all'imegno profuso dalle Forze dell'Ordine e dalla Magistratura inquirente e giudicante, non sono stati sufficienti per bloccare, ridimensionare e annullare le attività delinquenziali della 'ndrangheta lametina. Le indagini ed i processi in gran parte sono partiti e sono il frutto delle dichiarazioni dei pentiti". A dichiararlo è il presidente del Centro Riforme- democrazia-diritti, Costantino Fittante cehe aggiunge: "Sono mancate le dichiarazioni dei commercianti e degli imprenditori assoggetttati al "pizzo" e alle estorsioni. Delle poche denunce presentate nel corso degli anni, ha retto solo quella di Rocco Mangiardi il quale ha denunciato e testimoniato, mentre poche altre hanno avuto significativo effetto a favore dell'accusa e altre addirittura sono state ridimensinate e svuotate in sede processuale dagli stessi imprenditori che le avevano presentate. Si è assistito e si assiste all'azione efficace degli inquirenti e ai silenzi, all'indifferenza e tolleranza della società civile. Bisogna essere consapevili che senza una  decisa e organizzata azione dei cittadini, delle organizzazioni che li rappresentano ( sindacati. associazioni di categoria, partiti, associazioni culturali,ecc.), delle Istituzioni locali, i cui rappresentanti non si possono limitare ad esprimere generiche "solidarietà", non si vince la battaglia di civiltà necessaria per debellare la 'ndrangheta. Allora chi ha maggiore responsabilità pubblica si attivi, chiami a raccolta i Comuni del circondario ed i soggetti citati, per mettere in campo una serie di iniziative di contrasto civile all'azione della 'ndrangheta per sconfiggere la cultura mafiosa".

Patto per Lamezia: "Solidarietà a famiglia Angotti, questa non è Lamezia che vogliamo per i nostri figli"

Alla luce di quanto accaduto la scorsa notte nel pieno centro di Lamezia Terme, il Consigliere Provinciale e Comunale Armando Chirumbolo nella sua qualità di presidente della Commissione attività produttive e sviluppo economico,  il Vice Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Paladino, Il Consigliere Massimo Cristiano nella sua qualità di presidente della commissione affari generali il Consigliere comunale Alessandro Isabella nella sua qualità di presidente della commissione bilancio, l’Assessore alle attività produttive Angelo Bilotta e l’Assessore ai servizi sociali Elisa Gullo, componenti del Gruppo Patto per Lamezia, esprimono solidarietà e vicinanza alla famiglia Angotti colpita da un gravissimo atto intimidatorio che viene fortemente condannato.  I componenti del Patto per Lamezia esprimono , altresì, sostegno a tutti quanti intraprendono ed esercitano attività economiche in città, e rivolgono a tutti i commercianti lametini l’invito a non mollare e continuare con le loro imprese, nonostante le avversità ambientali e questa sub cultura del ricatto e dell’intimidazione, che deve essere contrastata , con ogni sforzo, dalle istituzioni tutte e dalla legge. Ciò che è avvenuto la scorsa notte, con l’esplosione di un ordigno che ha gravemente danneggiato l’attività commerciale di giovani imprenditori lametini, che hanno deciso di rimanere nella loro terra ed ivi,  con sacrificio, abnegazione ed impegno svolgevano il loro lavoro, ci deve fare prendere tutti consapevolezza che il problema della presenza della criminalità in città deve essere sempre attenzionato, che non bisogna mollare la guardia  e che le Istituzioni devono garantire, con ogni tipo di attività, sicurezza e sostegno a tutti gli imprenditori che operano in questo stupendo ma difficile territorio. Questa non è la Lamezia che vogliamo per i nostri figli. Tali vili atti devono vedere, quale risposta diretta da parte di tutti i cittadini, un sussulto di orgoglio e di sdegno della comunità ed i numerosi attestati di vicinanza e solidarietà che si sono susseguiti in questi giorni sui vari social ci lasciano ben sperare che qualcosa stia incominciando a cambiare nel tessuto sano della società che non accetta più questo stato di cose e che non vuole più vivere nella paura ed angoscia che scaturiscono , inevitabilmente , da questi episodi. Confidiamo pienamente nell’operato delle Forze dell’ordine, che devono, comunque, avere ampio supporto e collaborazione da parte della collettività nella difficile lotta alla criminalità. A tutti quei giovani e meno giovani, siano essi commercianti e imprenditori avviati , ovvero intenzionati ad investire in città diciamo , non scoraggiatevi , noi ci siamo ed insieme a voi lotteremo a testa alta per una Lamezia migliore".

Forum terzo settore lametino: "Necessaria risposta immediata forte"

"A seguito del recente e triste avvenimento - affermano dal Forum terzo settore lametino - esprimiamo solidarietà a tutte le famiglie vittime di questi vili atti. Atti che colpiscono la nostra Calabria tutta. Avvenimenti tristi che, gettano nello sconforto quanti ogni giorno lavorano onestamente. Pensiamo sia necessario promuovere con più forza e determinazione comportamenti virtuosi e legali in ogni settore e situazione, perché la democrazia e la giustizia siano prevalenti, siano la norma e non l'eccezione. Tutte le associazioni, il mondo della cooperazione e del Terzo Settore dovrebbero avere una azione complessiva condivisa per collaborare. Questi attentati e intimidazioni sono un disastro ed una vergogna. Dovremmo Tutti capirlo ed agire di conseguenza per creare Oasi di civiltà. Cercando di allargarle col tempo sperando che un giorno possano congiungersi. Creando ampi spazi territoriali di vita sociale e civile. È necessaria una risposta immediata civile e forte".

_MG_5872.jpg

bomba_fornaio4_2017.jpg

bomba_fornaio5_2017.jpg

bomba_fornaio6_2017.jpg

bomba_fornaio7_2017.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA