Lamezia: omicidio Berlingieri, chiesto rinvio a giudizio per coniugi Gallo

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Lamezia Terme – È stato chiesto il processo per i due coniugi lametini, Marco Gallo e Federica Guerrise, accusati dell’omicidio di Francesco Berlingieri, il fruttivendolo 57enne ucciso il 19 gennaio dello scorso anno in via Fiume, davanti al suo negozio a Sambiase. La procura lametina ha, infatti, chiesto il rinvio a giudizio per la coppia di coniugi “insospettabili”: lei 30enne infermiera, lui, 32enne che gestiva una società di consulenze. I due erano stati fermati nell’ottobre dello scorso anno: secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Marco Gallo (sul quale pesano le accuse per altri due omicidi, quello di Gregorio Mezzatesta e dell’avvocato Francesco Pagliuso), sarebbe l’esecutore materiale, e cioè l'uomo che a bordo di una moto enduro e con il volto coperto dal casco avrebbe esploso colpi di pistola contro la vittima, colpendolo mortalmente alla testa e ferendo anche il nipote 11enne che era con lui, per poi dileguarsi. La moglie Federica Guerrise avrebbe invece fatto da “specchietto”, effettuando sopralluoghi e appostandosi nei pressi del negozio a bordo della sua auto per avvisare telefonicamente il marito dell'arrivo dell'obiettivo. La coppia, difesa dall’avvocato Antonello Mancuso, era stata incastrata da un attento lavoro di ricostruzione e di incrocio di dati, tra filmati di videosorveglianza a analisi delle celle telefoniche: dalle indagini della Polizia lametina, coordinate dalla Procura, era stata notata la presenza, nei dintorni di via Fiume, di una moto enduro e di una Fiat 600 grigia, sia il giorno precedente che il giorno del delitto. Si è risaliti poi, dalla targa dell’auto all’intestatario, proprio alla Guerrise, moglie di Marco Gallo, proprietario di una moto che era compatibile con quella utilizzata dall'autore dell’omicidio. Analizzando le celle telefoniche, gli investigatori hanno scoperto che entrambi i telefoni degli indagati sarebbero stati presenti, nei momenti in cui è stata constatata la presenza della moto utilizzata dal killer e quella dell’auto di supporto, nei pressi del luogo dell’omicidio. Con tutti questi elementi, sono scattati, nell’ottobre scorso, i fermi, successivamente convalidati e proprio su questi elementi si fonda l’accusa nei confronti dei due coniugi. Ora la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare al 26 settembre, quando i due dovranno presentarsi davanti al Gup del Tribunale di Lamezia.

C.S.

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