Lamezia, operazione "Araba Fenice": sequestro milionario a quattro imprenditori, le carte passano al Riesame

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Lamezia Terme - Lo scorso maggio i finanzieri di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di due società facenti parte di un gruppo di fatto riconducibile a noti imprenditori da tempo attivi nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di materiali edili.

L’11 dicembre, rendono noto dallo studio legale Carnovale, “la Suprema Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso presentato dai difensori (Avv. Massimiliano Carnovale ed Avv. Michele Cerminara), ha annullato con rinvio al Tribunale di Catanzaro il provvedimento ablatorio per un nuovo riesame. Il provvedimento di sequestro scaturiva all’esito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica lametina finalizzate ad accertare eventuali responsabilità penali a carico degli amministratori di una società dichiarata fallita nel settembre del 2015. Oggetto del provvedimento di sequestro, sono stati i beni della società neo costituita ed i residui beni ancora in capo alla società fallita, entrambe operanti nello stesso settore merceologico. Il valore dei beni sequestrati in capo alle due citate società ammonta a oltre 5 milioni di euro. Il Tribunale della Libertà dovrà ora riesaminare il tutto sulla scorta del principio di diritto fissato dalla Corte di Cassazione”.

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