Lamezia Terme - “Le mie sono più lacrime di dolore che di gioia”. Dopo uno stop forzato lungo 15 mesi, Paolo Mascaro, visibilmente emozionato, indossa nuovamente quella fascia tricolore che aveva dovuto lasciare per far posto alla terna commissariale. Dopo la vittoria al Tar (comunque si resta in attesa di vedere se l’Avvocatura dello Stato ricorrerà in Appello) Mascaro finalmente ritorna in via Perugini, investito, sin dal suo arrivo puntuale in auto, dall’affetto dei dipendenti e subito affiancato da alcuni componenti della vecchia compagine amministrativa.
“Non c’è un minuto da perdere per risollevare le sorti della nostra città, che non è satellite di nessuno” dice Mascaro ai numerosi giornalisti in una lunga intervista. E in effetti sono molti i nodi da sciogliere. Ma la determinazione non manca. E la voglia di lavorare si tocca con mano. Bisogna dunque fare presto. E Mascaro, che dichiara di non aver perso neanche un istante di quello che succedeva al Comune e fuori, è più motivato che mai. Tanto che la sua agenda è fitta di appuntamenti già nella stessa mattinata.
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Il sindaco infatti a mezzogiorno riceverà una visita ministeriale in merito ai progetti Sprar; poi, alle 13, l’incontro con la squadra della Multiservizi, per capire come muoversi considerata la delicata situazione economica della società partecipata. Ma non è finita qui. Nel pomeriggio (alle 17.30) ci sarà una riunione con gli assessori; dopo, la firma della convenzione dei servizi sociali per il Centro “Demetra”, per non perdere i fondi regionali. È necessario procedere con celerità. Sul tavolo ci sono problematiche importanti, come la carenza di personale al Comune; le nuove nomine per completare il gruppo di governo; il confronto con tutte le partecipate; Sacal e aeroporto; porto turistico; Area vasta; Psc; chiusura degli impianti sportivi e dei teatri e approvazione del bilancio previsionale.
Un lavoro a tappe forzate. E non poteva che essere così, come afferma lo stesso Mascaro: “È ovvio. Troppe cose quantomeno oggi devono arrivare a un chiarimento nei riguardi del sindaco, perché è giusto che il sindaco sappia il motivo per cui in quindici mesi alcune questioni che a me sembravano scontate che potessero arrivare al traguardo invece non sono arrivate. Quindi, vediamo quali sono gli ostacoli. Li supereremo. Sono convinto che riusciremo a fare volare la città”.
Giuseppe Maviglia
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