Lamezia, incontro su fondi progetto S.A.R.A: “30 milioni di euro rischiano di essere revocati”

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Lamezia Terme - Nasce con l’intento di vigilare sulla corretta erogazione dei fondi S.A.R.A. l’incontro pubblico promosso dall’associazione Graziella Riga che ha visto l’intervento di Rosario Piccioni accanto all’ex dirigente comunale ingegner Salvatore Orlando, autore del progetto realizzato per la riqualificazione di alcune aree degradate di Lamezia site in località Savutano e finanziato nell’ottobre del 2013 con la nuova Legge di Bilancio per ben 30 milioni di euro, la somma più alta, anche a livello percentuale, erogata in Italia a seguito del bando che prevedeva la ridistribuzione di fondi destinati alle zone franche. I fondi sarebbero rimasti bloccati fino al 2014 per problematiche legate al patto di stabilità per cui gli enti che non rispondevano a dati parametri non potevano usufruirne. Negli anni immediatamente successivi lo sblocco, e finalmente nel settembre 2016 l’avvio dello studio di fattibilità e l’approvazione in novembre di un piano che sarà però revocato nel 2017 poiché giudicato difforme dal progetto approvato nel 2013.

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Nel marzo 2018 viene approvato un nuovo progetto che sembra avere i giusti requisiti, ma la sua programmazione, quella che dovrebbe dar vita a una gara d’appalto, dovrebbe essere portata a termine entro il marzo del 2019. “Se salta questa scadenza il finanziamento rischia di essere revocato” - dice Rosario Piccioni facendo ovviamente riferimento alle difficili vicissitudini amministrative in cui versa la città e alla necessità, espressa in forma di appello alla società civile, di “vigilare sull’operato dei commissari” in questo senso. Pesante l’assenza di Alecci all’incontro, nonostante i saluti e gli incoraggiamenti inviati in forma scritta. A smentire poi la tesi che la Provincia sia coinvolta nell’erogazione dei fondi, la testimonianza di Orlando, autore appunto del progetto originario che prevedeva anche servizi di housing sociale, completi di solare termico, pannelli fotovoltaici, sistemi di riciclo acque piovane, di cui avrebbero potuto usufruire circa 1.100 abitanti.

Nella parte finale dell’incontro Piccioni torna inoltre sulla problematica degli impianti sportivi invitando la Provincia a “dimostrare un segno di attenzione per la città” mettendo a disposizione le palestre degli Istituti scolastici di sua pertinenza, nell’attesa che Lamezia abbia la possibilità di rimettere mano a tutte le strutture, sportive ma anche relative ai beni culturali e ambientali, che si trovano in situazioni di abbandono e di degrado.

Giulia De Sensi

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