Lamezia, Masi (Pd) su situazione impianti sportivi: "In molti sono inagibili"

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Lamezia Terme – Sulla situazione degli impianti sportivi, interviene il segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi, che ricorda: “la prima amministrazione Mascaro ha lasciato in eredità, alla commissione straordinaria, tutti gli impianti, nessuno escluso, privi di certificato di agibilità oggetto, in taluni casi, di provvedimenti prefettizi che ne hanno inibito l’uso. Ad oggi sono numerosi gli impianti inagibili”.

Per fare qualche esempio citano “il campo di calcio “Remo Provenzano” è chiuso da anni per inagibilità, non risulta nemmeno accatastato e per questo motivo il Comune non ha potuto chiedere finanziamenti. Inoltre si osserva che nei pressi del campo “Provenzano” in uno stato di degrado e abbandono totale risulta la cupola geodetica che potrebbe essere utilizzata per sport minori; il campo di calcio di Fronti è abbandonato, chiuso da anni per inagibilità; il PalaGatti e la palestra Savutano sono fruibili la mattina per gli studenti e chiuse al pomeriggio da anni per le attività sportive (allenamenti in particolare delle squadre di basket e volley); al PalaSparti si ripresenterà il problema del sovraffollamento visto che giocano le gare di campionato e si allenano (comprese le squadre giovanili) le numerose squadre di volley, basket, calcio a 5 maschile e femminile oltre ad altre realtà come il pattinaggio e la scherma (lo scorso inverno gli allenamenti si sono svolti nei corridoi); al nuovo Palasport di via del Progresso, tutto è fermo dopo il completamento dell’opera ma mancano ancora gli arredi e i seggiolini per gli spalti per i quali non è ancora stato pubblicato il bando di gara, così come quello della gestione. La sua messa in funzione potrebbe decongestionare il PalaSparti; nei giorni scorsi il Comune ha affidato – a seguito del bando che mancava dal 2013 - le gestioni con durata quinquennale degli stadi Guido D’Ippolito (Fc Lamezia Terme), Rocco Riga (Promosport), Gianni Renda (Sambiase) e PalaSparti (Raffaele Lamezia). Si è ora in attesa della stipula delle convenzioni”.

Masi prosegue nell’analisi: “anche per queste quattro strutture si ripropone il problema del sovraffollamento visto che oltre alle società gestori dei quattro impianti (prime squadre e settori giovanili) le strutture sono utilizzate (per gare di campionato e allenamenti di prime squadre e settori giovanili) di tante altre squadre di calcio, basket, volley, calcio a 5 maschile e femminile). Se, dunque, riaprissero i campi di calcio “Provenzano” e Fronti gli altri impianti avrebbero meno problemi di affollamento oltre che essere utili anche per il calcio giovanile. Tale inerzia dimostra che il Sindaco ed i suoi assessori, ridotti a silenti funzionari, non sono in grado di dare l’indirizzo politico al governo della città. Quando si creano le condizioni per riaprire queste strutture ormai abbandonate a se stesse da anni e anni? Ad oggi non è ancora chiaro quali e quanti altri impianti siano provvisti di agibilità ma, ancora più grave, non è chiaro quali siano gli indirizzi dell’amministrazione sulle concessioni o autorizzazioni all’uso degli impianti. La carenza di personale è ormai un alibi dell’amministrazione Mascaro che rischia di cancellare lo sport agonistico e lo sport sociale e rischia di spingere le associazioni sportive della città - come sta già avvenendo - nei comuni vicini dotati di impianti moderni, funzionali e soprattutto di regole chiare di gestione”.

Infine si chiede: “se l’amministrazione Mascaro non è in grado di garantire la scelta di aver reso tutti gli impianti sportivi privi di rilevanza economica faccia un esame di coscienza e scelte diverse per consentire a tutte le realtà sportive della città di disporre di impianti idonei, con regole certe e gestioni ottimali in grado di rendere possibile lo svolgimento delle gare ed aprire spazi che in tutte le città, tranne a Lamezia Terme, garantiscono un indotto anche economico. Ormai non è una novità anche l’incapacità dell’amministrazione Mascaro a relazionarsi con le forze sociali della città e, dunque, anche con le associazioni sportive. Infine, ribadiamo che nulla si sa sull’attività del consiglio e delle commissioni consiliari in ambito sportivo, avendo registrato solo un atto di arbitraria spartizione per il rinnovo della consulta dello sport che non ha mai prodotto alcun documento di sintesi sullo stato e sulle prospettive dello sport in città”.

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