Lamezia Terme - Parte da un accesso agli atti di un candidato al Consiglio comunale di Lamezia - primo dei non eletti e che rivendica lo scranno di consigliere - un caso di presunte incompatibilità fra alcuni eletti all'interno dell'Assemblea cittadina. Di fatto, un procedimento amministrativo che potrebbe nuocere agli assetti politici interni all'Aula di via Perugini.L'interessato, esponente politico del centrodestra, dopo aver chiesto ed ottenuto gli atti dagli uffici comunali, ha fatto ricorso al Tribunale ordinario (il giudice avrebbe anche fissato la data della causa) contestando la posizione debitoria nei confronti del Comune di Lamezia di uno dei canditati a sindaco alle Amministrative del novembre 2019.
Il ricorrente, che ha anche presentato un esposto al prefetto di Catanzaro, denuncia il fatto che non sarebbero state accertate le posizioni di incompatibilità con la carica di consiglieri già all'indomani della proclamazione da parte del Tribunale lametino, di tutti gli eletti al civico consesso. Se avessero verificato, sottolinea il ricorrente, sarebbe emersa l'incompatibilità - e quindi l'ineleggibilità - di alcuni dei consiglieri eletti.
Inoltre, si evidenzia nel ricorso, alla delibera della prima riunione del Consiglio comunale mancano allegati. In sostanza, durante la seduta si è andati avanti senza che per ogni consigliere si rendessero noti eventuali motivi di incompatibilità che ora, sostiene il ricorrente, sono invece emersi e che, secondo la sua tesi, erano ben noti anche prima delle elezioni.
Il ricorrente, ha quindi chiesto un immediato Consiglio comunale per accertare quanto denunciato e far decadere chi, sempre secondo la tesi del denunciante, si sarebbe reso responsabile di dichiarazioni mendaci. Secondo quanto si è appreso, sarebbero già partite da parte degli uffici comunali le verifiche sulla posizione di tutti i consiglieri comunali.
A.C.
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