Cittadino (Adusbef) su deleghe di Spirlì: "Stupita per la mole di lavoro che una sola persona riesca a svolgere"

cittadino_9da06.jpgLamezia Terme – “Questa mattina inizio a sfogliare “La Repubblica” e leggo che Draghi alle 15.00 continuerà le consultazioni; che sta già predisponendo una squadra, ponendo ai partiti come condizione imprescindibile la competenza ed il merito, seguendo la logica della collegialità. Mi sembra un buon inizio ed un ottimo metodo”. È quanto evidenzia Lucia Cittadino, delegata Nazionale Adusbef e Consulente presso Centro Regionale di Neurogenetica Asp CZ. “Inizio quindi a sfogliare serena la “Gazzetta del Sud” e balzo sulla sedia – prosegue - quando mi imbatto nella notizia che il nostro caro Spirlì ha avocato a sé oltre alle deleghe ai Beni Culturali, la Legalità e la Sicurezza, le Politiche del Commercio e dell’Artigianato, anche l’interim dell’Assessorato al Bilancio e Personale”.

“Stupita – prosegue - per la mole di lavoro che una sola persona riesca a svolgere contemporaneamente in una fase così delicata per la nostra terra, vado a spulciare il suo curriculum certa di trovare quantomeno un Master al MIT di Boston ed un MBA all’Università di Chicago. Mio malgrado rimango delusa perchè il caro Spirlì si fregia, tra le varie cose che ha realizzato nella sua vita, di essere stato autore del reality show “La Fattoria” e di telepromozioni e televendite per Publitalia. Rimango ancora una volta sconvolta ma poi gli riconosco che in fondo ci aveva avvisati quando ha comunicato a noi calabresi che avrebbe svolto il suo mandato invocando la benedizione del Signore ed affidandosi alle amorevoli cure della Santa Vergine Maria! Alla sinistra invece a cui appartengo sento di attribuire una grande responsabilità per questo stato di cose, quasi più grave di quella che addosso al nostro Governatore che evidentemente, forte del suo mantello amaranto che ama indossare, crede di essere un moderno Superman! Chiedo quindi con forza a tutte le forze sane e virtuose della mia terra di avere un moto di orgoglio e pretendere che le tante eccellenze calabresi vengano valorizzate e poste nei luoghi di comando”.

“Penso – conclude Cittadino - a quanti miei concittadini danno lustro alla Calabria; tra i tanti mi vengono in mente la bravissima Giovanna Vitale, l’immensa Antonella Polimeni, l’irraggiungibile Amalia Bruni, l’impareggiabile Nicola Gratteri a cui capiterà, talvolta, di sentire quasi come uno stigma le loro origini. Solo applicando il metodo del merito e della competenza sono certa che ce la faremo e potremo andare in giro per il mondo a testa alta rivendicando con orgoglio la nostra “Calabresità”, per non permettere più a nessun Augias di turno di attaccarci come ha fatto, senza avere un piccolo appiglio per contraddirlo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA