Goletta Verde: “A Lamezia il depuratore è un grosso problema” - VIDEO

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Lamezia Terme - 18 punti sul litorale calabrese sui 24 monitorati da Goletta Verde sono risultati oltre quelli che sono i limiti di legge. Una fotografia preoccupante presentata stamane in conferenza stampa nella tappa che Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente in viaggio per i mari e le coste di tutta Italia, ha fatto all’Hang Loose beach di Gizzeria Lido.  A risultare non conforme è stato il 75% dei campioni prelevati, principalmente alla foce degli scarichi a mare, quelli ritenuti di “maggior rischio” presunto di inquinamento. Sono gli scarichi ad essere i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all’insufficiente depurazione dei reflui urbani che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano a mare. Una sentenza negativa che, purtroppo, conferma il trend degli anni precedenti. 

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Rispetto al passato è cambiata l’attenzione della popolazione calabrese a queste tematiche. Moltissimi, infatti, i cittadini che, costantemente, hanno mandato le proprie segnalazioni a Legambiente. Numeri alla mano, l’80% delle segnalazioni arrivate proveniva dalla Calabria. Dati preoccupanti, allarmanti e demoralizzanti, se si pensa che la nostra regione ha 700 km di costa con due mari, il Tirreno e lo Jonio, che, purtroppo, ne escono a pezzi. Se da un lato ci sono località che sono riuscite a fare del mare una vera e propria risorsa, dal punto di vista ambientale, turistico ed economico, (si veda Roccella Jonica con la sua, ormai stabile, bandiera blu), dall’altro ci sono località che storicamente hanno fatto la loro fortuna sul mare, che hanno ottenuto giudizi fortemente negativi dal punto di vista dell’inquinamento. 

Quando si parla di inquinamento, si fa riferimento a parametri microbiologici e chimico fisici e i giudizi, inquinato e fortemente inquinato, sono stati stabiliti in base al superamento delle soglie. Si ha un mare fortemente inquinato quando le soglie batteriche superano più del doppio i limiti.  6 i punti monitorati in provincia di Reggio, 6 in quella di Vibo, 5 nel cosentino, 3 in quella di Catanzaro e 4 in quella di Crotone. Di questi, 15 sono risultati fortemente inquinati, 3 inquinati e 6 entro i limiti (i dati completi nella tabella a margine dell’articolo, ndr).

goletta-verde6.jpgAndrea Minutolo e Luigi Sabatini

La situazione a Lamezia

“Il depuratore a Lamezia non funziona”, tuona Luigi Sabatini, direttore di Legambiente Calabria, nel corso della conferenza stampa. Non una novità, certo, e a ribadirlo è proprio il direttore regionale di Legambiente che conosce da vicino il problema, essendosi interessato nel corso degli anni alla questione. “E’ un impianto al quale non si riesce a trovare una soluzione definitiva, è un problema grosso”. Il punto sono una serie di scarichi e strutture anche della zona industriale e dell’entroterra che non sarebbero collettati. “Il problema - spiega Andrea Minutolo, coordinatore dell’Ufficio scientifico di Legambiente - va risolto alla fonte”. Goletta Verde non si vuole sostituire ai controlli ufficiali, ma vuole dare una istantanea “per individuare - aggiunge - i problemi e ragionare sulle soluzioni”.

La depurazione e lo smaltimento dei fanghi

Qual è, allora, la fonte del problema? Andrea Minutolo e Luigi Sabatini hanno cercato di fornire una spiegazione a questo, presentando stamane i dati. Il problema è legato alla depurazione da un alto e, conseguentemente, allo smaltimento dei fanghi dall’altro. 

Se, infatti, storicamente, in Italia il 25% è scoperto dalla depurazione, le criticità si evidenziano quando si ritrovano, nel quadro delineato dall’ultima procedura d’infrazione aperta nei confronti dell’Italia, 130 agglomerati calabresi, il 62% del totale regionale. E tutto questo, alla Regione, costerà, per gli interventi di adeguamento richiesti, 38 milioni di euro. “Oltre al danno - hanno spiegato - anche la beffa perché non si potrà accedere ai fondi previsti dalla programmazione europea. I soldi erano disponibili ma non sono stati spesi per mancanza di progetti”. 

Proprio i fanghi sono il problema, o meglio, il loro smaltimento. I dati comunicati, in generale, in tutta la Regione sono insufficienti o totalmente inesistenti. Non si conosce la quantità di fanghi smaltiti, come vengono smaltiti e dove. “Si tratta - ha sottolineato Sabatini - di un vero e proprio buco di informazione”. Un altro dato che lo stesso direttore regionale di Legambiente ha sottolineato, è stato quello della sovrapposizione della alghe, “probabilmente dovuta - ha spiegato - a maggiori nutrienti che si trovano nel mare. Questi - ha aggiunto - alimentano la produzione di flora marina, che si traduce poi in schiume verdi che non sono altro che il sintomo di un inquinamento che c’è ma non si vede”.

Claudia Strangis

 

TABELLA RISULTATI ANALISI GOLETTA VERDE*

PV COMUNE LOCALITÀ PUNTO GIUDIZIO  
 
RC Brancaleone Fiumarella Foce canale Fiumarella Fortemente Inquinato  
RC Melito di Porto Salvo   Spiaggia in corrispondenza di piazza Porto Salvo Entro i limiti  
RC Reggio Calabria Reggio Calabria Foce torrente Caserta (Lido Comunale) Fortemente Inquinato  
RG Villa San Giovanni Lungomare Cenide scarico presso lungomare Ceneide altezza civico 47 Fortemente Inquinato  
RC Gioia Tauro   Foce fiume Petrace Inquinato  
RC San Ferdinando   Foce fiume Mesima Fortemente Inquinato  
VV Pizzo Calamaio Foce fiume Angitola Fortemente Inquinato  
VV Vibo Marina Bivona Foce fosso S. Anna Fortemente Inquinato  
VV Briatico Lungomare Foce torrente Murria Fortemente Inquinato  
VV Ricadi Frazione di Santa Domenica di Ricadi, Formicoli Spiaggia presso Foce torrente Arbona Entro i limiti  
VV Ricadi Torrente Ruffa Foce torrente Ruffa Fortemente Inquinato  
VV Marina di Nicotera Lido Medameo Foce torrente Britto Fortemente Inquinato  
CS Tortora   Foce fiume Noce Fortemente Inquinato  
CS Scalea   Foce fiume Lao Entro i limiti  
CS Diamante/Belvedere marittimo   spiaggia libera all'altezza del depuratore Entro i limiti  
CS Bonifati Parise Foce fiume Parise Fortemente Inquinato  
CZ Gizzerìa Capo  Suvero Foce torrente Tridattoli Inquinato  
CZ Lamezia Terme   Foce torrente Zinnavo Fortemente Inquinato  
CS Villapiana Villapiana Lido Foce canale spiaggia altezza via Graziano Fortemente Inquinato  
KR Strongoli/Crotone Marina di Strongoli Foce fiume Neto Fortemente Inquinato  
KR Crotone   Foce fiume nei pressi di via Conchiglie Inquinato  
KR Isola di Capo Rizzuto   presso spiaggia Marinella Entro i limiti  
KR Isola di Capo Rizzuto Le Castella foce del canale, spiaggia a destra del castello Fortemente Inquinato  
CZ Stalettì Caminia spiaggia di Caminia Entro i limiti  

*prelievi effettuati tra il 11 e il 13 luglio 2016

Il Monitoraggio scientifico

I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono eseguiti dai tecnici di Legambiente che anticipano il viaggio dell’imbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, conducibilità / salinità). Le analisi chimico-fisiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.

LEGENDA

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100ml

FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali maggiori di 400 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 1000 UFC/100 ml

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goletta-verde3.jpgUn momento della campagna RiciclaEstate

 

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