Lamezia, il generale Vannacci presenta il suo libro: "Candidato con la Lega alle europee? Sto valutando"

66449ba6-40c4-45e5-9c05-a5838ed23b2f_d5a23.jpg

Lamezia Terme - "Il Mondo al Contrario", il discusso libro del Generale dell'Esercito, Roberto Vannacci è stato presentato per la prima volta a Lamezia Terme. All'interno dell'ex teatro Politeama intitolato al poeta lametino, Franco Costabile. Molte le polemiche, non solo sui social, che hanno preceduto l'iniziativa organizzata da un Comitato culturale che si ispira all'omonimo libro del Generale, oltreché da Gioventù Controcorrente e Unità operativa di solidarietà, sodalizi di Cantiere Laboratorio. A Lamezia, prima tappa dell'intero Sud Italia per assistere alla presentazione di un libro criticato e stigmatizzato fin dalla pubblicazione "per i suoi contenuti intrisi di razzismo, sessismo e omofobia", secondo i detrattori. Teatro in verità non molto affollato, presenza di curiosi e militanti di destra, alcuni venuti anche da altre città.

1dbe9d92-6b33-4b0f-81d3-7b68497ddb21_fd4d5.jpg

"Mi fa piacere - ha detto il Generale Vannacci conversando con i giornalisti a proposito dei contenuti del libro - che si dibatta ancora. C'era qualcuno che ad agosto si diceva Vannacci durerà pochi giorni e invece a distanza di mesi se ne parla ancora, se ne continua a discutere, anzi noto anche una certa curiosità da parte di molti media e testate giornalistiche. Il fatto che se ne parli - ha aggiunto - vuol dire che alla fine ho toccato delle tematiche sicuramente sentite, dei nervi scoperti della società, che continuano a far discutere, che continuano a far parlare.

Quello che mi piacerebbe - ha aggiunto - è che chi ne parla innanzitutto avesse letto il libro, cosa che invece continua a manifestare spesso e volentieri il fatto di non averlo letto, perché molte frasi vengono travisate, vengono decontestualizzate e si capisce palesemente che molti opinionisti che vogliono discutere di quello che ho scritto invece non ne conoscono la vera natura e la vera essenza. Quindi innanzitutto bisognerebbe leggere il libro. Poi una volta letto il libro io sono sempre stato aperto a tutti i confronti e le discussioni che si vogliono fare. Se ne può discutere. Non richiedo assolutamente che vengano condivise le mie idee perché sono tutte opinabili ma è chiaro che la cosa in un certo qual modo mi fa piacere”.

54d1f84e-bd9b-4b36-8701-36b43734665f_02d32.jpg

Sulla sua candidatura alle Europee

“Ancora sto valutando se candidarmi. Una volta che avrò sciolto le riserve sulla candidatura, vedrò anche come comunicarlo”. Però venerdì l’hanno avvistata in via Bellerio, a Milano, nella sede del Carroccio. È stato avvistato proprio uscire dal quartier generale della Lega di Milano.
“Eh - ha risposto Vannacci - mi sa che erano strabici, perché io venerdì ero a Iesi e quindi ho presentato il libro a Iesi, il giorno prima ero a Sutri, quindi a Milano sicuramente non potevo esserci".  “Ho avuto dei contatti con il ministro Salvini, contatti peraltro saltuari, e ho avuto contatti anche con altri personaggi politici. E il discorso che io stia valutando se candidarmi o no non è una novità, quindi non dico nulla di nuovo”.
Ma a lei piacerebbe andare a Bruxelles?
“Guardi, è una sfida quindi tutte le sfide mi piacciono. Chi ha letto il secondo libro sa benissimo che mi piacciono le missioni impossibili, mi piacciono le sfide, mi piacciono le attività che comunque comportano un certo grado di rischio, quindi certo, è una sfida che sto valutando, altrimenti non l'avrei proprio valutata prima”.

Replica alla pentastellata, Vittoria Blandino su accuse di antisemitismo.

“Penso che l'onorevole Blandino - ha evidenziato Vannacci - abbia dimostrato di non averlo mai letto il libro perché in una sua recente esternazione mi dava dell'antisemita. Ecco io nei miei due libri non parlo mai né di ebrei né dello stato di Israele né faccio riferimento alla religione ebraica in alcun modo quindi l’onorevole Blandino ha dato ampia dimostrazione di parlare di cose che non conosce”.

Sul conflitto in Medio Oriente

A proposito di Israele la sua posizione visto il ruolo che lei ha ha svolto e soprattutto cosa pensa della posizione del Governo Meloni.
"No, guardi, io proprio per lo status di militare che rivesto non esprimo pareri né sul governo né sulle istituzioni repubblicane. Quindi sul conflitto attualmente in corso tra Israele e Hamas, perché questo è il vero conflitto, io mi auguro solamente che al più presto possibile si possa tornare ad una situazione di pace".  Però se dovesse andare al Parlamento europeo dovrà prendere una posizione, si svestirà dei panni di militare?
"Assolutamente sì, a quel punto esprimerò tutte le opinioni che saranno opportune".

A. C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA