Lamezia, Via Crucis e preghiere per i bambini vittime di abusi e loro famiglie

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Lamezia Terme – “In questo tempo di quaresima, siamo chiamati a purificare il cuore, ad accompagnare Gesù lungo la sua via dolorosa per conoscere e sperimentare la sua gloria, l’immensità del suo amore per ciascuno di noi”. Così le animatrici della Via Crucis che, in una nota, affermano: “È vero: siamo immersi nel nostro peccato, nelle nostre mancanze, indifferenze, eppure il suo sguardo di misericordia, pieno di compassione, ci raggiunge, squarcia le tenebre del dubbio, dell’egoismo, le inonda di luce e sentiamo la sua dolcissima voce che ci chiama ancora “amici”, ci fa capire che abbiamo un posto speciale nel suo cuore tanto che, per noi, dà la vita: come una madre per il figlio, come un padre che solleva il bimbo sulle sue braccia e gli dona sicurezza e calore”.

“Con questo spirito e col desiderio di far sentire tutti i bambini abusati stretti in un forte abbraccio dall’intera Chiesa nella parrocchia B.V. Maria del Rosario in Accaria di Serrastretta, don Francesco Benvenuto ha affidato la via crucis all’Associazione Meter che, fondata da don Fortunato di Noto ormai trent’anni fa circa, è presente anche a Lamezia Terme e si occupa della salvaguardia dei bambini e della loro innocenza, lottando contro la pedofilia e gli abusi all’infanzia. Le meditazioni delle stazioni sono state curate da suor Maria Teresa Porrello e, attraverso di esse, si è voluto riflettere sul fatto che “l’uomo malato può essere guarito dalla croce di Cristo, se si rivolge a Lui con il cuore, con l’anima e con la vita. Per tutti, vittime e carnefici, l’Amore di Dio diventa ri-sorgente, in un cammino di autentica conversione e profondo perdono, che non significa dimenticare, ma ritrovare la risurrezione terrena in attesa della celeste”. La via crucis è stata animata dalle volontarie della Meter (Paola e Teresa), guidate da Annalisa Gioiello, che, al termine, ha presentato l’associazione ai fedeli presenti ed ha visto anche la partecipazione di suor Elisa Ciuffa, referente del Servizio diocesano tutela minori. “L’intensa preghiera dei fedeli, la cura dell’animazione musicale e corale hanno, infine, suggellato un bel momento di comunione ecclesiale perché nella lotta alla pedofilia, nel chiedere perdono per il dolore provocato alle vittime non si può che essere uniti e solidali. Grazie a don Francesco per la proposta, per la delicatezza e attenzione verso i bambini soprattutto quelli che sono privati della loro innocenza e spensieratezza. Solo uniti, guardando il crocifisso, morto e risorto, possiamo riempire il cuore e gli occhi di speranza, fiducia nell’umanità e vita nuova”, concludono le animatrici della Via Crucis.

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