Giornata cruciale per il sud

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Filippo_Veltri_9b235_b3c2d_da267_228af_e195c_53228.jpg

 La giornata per il sud è stata l’8 febbraio, durante la quale si è chiesto ai presidenti di Regione, ai sindaci, alle forze politiche, ai sindacati, all'Anpi, alle associazioni culturali di organizzare iniziative in cui si ponga al centro del dibattito il destino del Sud e del Paese di fronte alla minaccia che incombe. Una giornata-simbolo. Il nodo è sempre quello, su cui da mesi stiamo tentando di sollevare dal torpore questa classe dirigente calabrese e meridionale: quello relativo all'autonomia regionale del Veneto. Una forma camuffata di secessione territoriale quale era nelle aspirazioni originarie della Lega di Bossi. Si tratta di un progetto di ristrutturazione istituzionale che trascinerebbe - scrive ancora il professore calabrese, animatore di un movimento - immediatamente nello stesso percorso le altre regioni del Nord e che porterebbe innanzi tutto a una frantumazione dei servizi, vale a dire il tessuto effettivo di uno stato-nazione.

  Avremmo una regionalizzazione della sanità, della scuola, delle grandi reti energetiche e infrastrutturali, perfino dell'Istat. Ma tale autonomia inaugurerebbe un regime di fiscalità speciale destinata a rendere le regioni ricche sempre più ricche  e quelle deboli sempre più deboli. Contro questo nefasto progetto stanno parlando istituzioni come l'Istat e lo SVIMEZ, intellettuali come Gianfranco Viesti, estensore di un appello che ha raccolto migliaia di firme, Massimo Villone, l'Osservatorio del sud, che ha fatto circolare un appello manifesto sulla rete e in qualche città del Sud.

  La legge è in agenda del governo per oggi, 15 febbraio, ed è di quelle destinata a creare meccanismi a catena di egoismi territoriali, innescando una dinamica di disgregazione che diventerà irreversibile. La giornata nazionale di discussione sulle sorti del Mezzogiorno e dell’Italia si è tenuta in alcune città: a Roma presso l’Università la Sapienza, a Bari, a Cosenza, Catanzaro. L’Osservatorio sarà, anche, un punto di riferimento, pubblicando le date ed i luoghi delle iniziative per mezzo del suo sito web e della sua pagina fb, per tutti coloro i quali –Associazioni, Sindacati etc. - hanno a cuore l’unità dell’Italia e voglionopromuovere iniziative e dibattiti pubblici su questo tema.

© RIPRODUZIONE RISERVATA