Orfani di maestri

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Sarebbe utile leggere il romanzo “Il miglior tempo” di Alberto Rollo, fa riflettere su quanto siamo orfani di autentici maestri e si intuisce come siamo alla continua ricerca di una guida. È interessante conoscere il dato che c’è qualcuno che ti prende per mano e ti tira fuori dai problemi della tua vita. Ci sono: il life coach o mental coach, il business coach o l’health coach. E se mentre prima ci affidavamo (o affidiamo) allo psicologo per alleviare l’ansia e le paure dell’amore, oggi con l’evolversi dei tempi e delle professioni ecco la nuova dimensione per essere seguiti nelle problematiche quotidiane. Oggi più che mai nessuno ascolta l’altro. Quindi anziché’ parlare da soli è preferibile conoscere questa nuova frontiera di professionisti.

Sono vari i settori che hanno questa figura. Da chi ti guida per riordinare la casa, chi ti consiglia come lavorare in squadra e chi suggerisce come costruire relazioni sentimentali. Si sa che la dipendenza più radicale degli umani è quella dell’amore. Se si pensa che Renè Spitz allievo di Freud che insegnò all’Università di Parigi e poi negli Stati Uniti per alcuni anni, per sottrarsi all’orrore del nazismo effettuò degli studi sui bambini che crescevano negli orfanotrofi. E notò che i bambini deprivati da una dimensione d’amore generasse effetti regressivi e di ritardo sul loro percorso di sviluppo. E di questa dimensione d’amore ci troviamo a dipendere tutti in gradi diversi. In quei casi, i bambini facevano fatica a recuperare il tempo perduto anche quando venivano adottati da famiglie sane e attente alle loro esigenze. Platone insegnava nel Simposio il più antico testo sull’amore nella cultura occidentale che anche chi è privo di ispirazione poetica, diventa un poeta se è toccato da Eros, divinità dell’amore. In questi casi si affida al Love coach e si va di pari passo con i tempi…

C’è un coach per ogni problema. Naturalmente devi sapere qual è l ‘obbiettivo che vuoi raggiungere, e devi focalizzare il bersaglio. Il loro scopo è di farti portare a casa il risultato. Molti storceranno il naso su questa professionalità da sempre esaltata dagli americani. Della serie se vuoi qualcosa la puoi ottenere e se non ci riesci la colpa è solo tua. La vecchia generazione forse rimarrà fedele al suo psicologo anche per una questione di stima, fiducia e mentalità e soprattutto per la sua preparazione. È bene conoscere la realtà del coach. Per una acquisizione personale e per poter decidere se rimanere con il proprio psicologo o rivolgersi a loro. Ma in che modo opera questa figura?

Ti accompagna nel cammino di consapevolezza, per farti capire cosa cambiare e in che modo dovresti migliorare. Nel suo ambito l’approccio è formativo, mentre quello dello psicologo è introspettivo. Sono due percorsi diversi e nel primo caso non si dovrebbero avere pregiudizi. Queste figure sono molto diffuse negli Stati Uniti e in Europa si stanno sviluppando i counselor, e i mental coach, parenti di secondo grado dello psicologo.  Per il love coach, si deve quasi sempre lavorare per avere una sana relazione sull’autostima iniziando da se stessi.  In sostanza, il coaching è un’opportunità ma naturalmente non perché in questo modo si devono cercare soluzioni facili a problemi complessi. Insomma, non bisogna abdicare ma affidarsi alla loro professionalità.

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