Catanzaro - "È davvero lodevole l'iniziativa dell'imprenditore Nino De Masi, un uomo che, suo malgrado, è diventato un simbolo della legalità e della lotta alla 'ndrangheta, che quest'oggi ha inviato ai massimi rappresentati della politica calabrese una bozza di proposta di legge regionale per riconoscere una sorta di 'premialità' alle imprese vittime della criminalità organizzata". Lo affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, e il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso. "Nino De Masi - proseguono - tanti anni fa si è ribellato alle angherie e alle minacce della 'ndrangheta, avviando nella nostra regione una rivoluzione culturale che ha al centro la legalità, denunciando e subendo purtroppo i costi sociali ed economici di questa sua straordinaria e coraggiosa scelta. Tanti imprenditori come lui subiscono quotidianamente intimidazioni, ma non sentendosi abbastanza tutelati dallo Stato preferiscono accettare la sottomissione ai poteri criminali, illudendosi così di poter avere una garanzia di operatività sul proprio territorio di riferimento. Noi, come classe politica regionale, abbiamo invece il dovere di rompere questo circolo vizioso, schierandoci con forza dalla parte delle imprese che hanno il coraggio di denunciare, facendo sentir loro la vicinanza dello Stato e delle istituzioni, e dando strumenti concreti di speranza e certezza nelle loro scelte di legalità".
"La proposta di De Masi è tanto semplice quanto condivisibile. 'Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti operanti nel territorio regionale prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti per l'aggiudicazione di contratti pubblici, l'assegnazione di un punteggio aggiuntivo, pari al 10% del parametro numerico finale, alle imprese che attestano di essere stati vittime di atti di criminalità organizzata, fatti usurari ed estorsivi o di aver assunto nei procedimenti penali ad essi relativi, il ruolo di testimoni di giustizia. La premialità è riconosciuta dalla Regione e dagli enti del sistema regionale anche in sede di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi finanziari e attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere'. Come detto, De Masi ha mandato la pdl a tutta la classe politica calabrese, 'senza distinzione di colore e schieramenti', chiedendoci di farci promotori di una norma che consenta di riconoscere in modo concreto e tangibile il valore positivo di chi denuncia, concedendo agli imprenditori che trovano questo coraggio speranza e diritti". "Nel rispetto dei ruoli istituzionali di ciascun attore politico - concludono Occhiuto e Mancuso - sentiamo di voler sposare, come presidente della Giunta regionale e come presidente del Consiglio regionale, questa iniziativa. Ci impegneremo nelle prossime settimane per trasformare in realtà la proposta di De Masi, e lo faremo lavorando anche con i gruppi di opposizione affinché il massimo organo legislativo regionale possa approvare una legge condivisa da tutta l'assemblea".
Reazioni
Bevacqua e Irto: "Cogliere subito spunto offerto da De Masi"
"La difesa della legalità ed il sostegno alle forze sane della società sono impegni che il Pd ha nel suo dna e che la Politica non dovrebbe mai perdere di vista, specialmente in una Regione ad alto rischio di infiltrazioni come la Calabria. Non possiamo, dunque, che plaudire all'iniziativa dell'imprenditore Nino De Masi che chiede sostegno concreto per le imprese rimaste vittime della criminalità organizzata". Lo affermano, una nota congiunta, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, ed il senatore Nicola Irto, segretario regionale del partito. "Ci trova più che pronti, dunque - aggiungono Bevacqua e Irto - l'idea di lavorare insieme agli esponenti del governo di centrodestra e alle altre forze politiche presenti in Consiglio regionale alla proposta di legge che lo stesso De Masi ha elaborato e che, adesso, potrà essere arricchita con il contributo di tutti senza distinzione di colore politico, così come merita di essere affrontata la lotta alla criminalità. Per quel che ci riguarda, ci mettiamo al lavoro fin da subito, offrendo la nostra piena disponibilità con la speranza che stavolta in Consiglio regionale vengano rispettati tutti i passaggi dovuti e ci sia un reale coinvolgimento di tutti i gruppi. Unica strada per arrivare ad una proposta di legge finale che sia condivisa dall'Assemblea in modo unanime". "Uguale impegno - dicono ancora i due esponenti Dem - dovrebbe poi essere messo nel rendere attuali e concrete anche le altre norme in tema di antimafia che il Consiglio ha approvato durante gli scorsi anni, come la legge regionale n. 9 del 2018 che prevede interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della 'ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza".
Lo Schiavo e Tavernise: "Proposta De Masi va sostenuta con forza"
"La proposta di legge regionale, formulata dall'imprenditore sotto scorta Nino De Masi, che mira a riconoscere una premialità alle imprese resistenti alla criminalità organizzata, va accolta con grande attenzione ed estrema considerazione. Intanto per l'autorevolezza, la credibilità e la storia del proponente: un imprenditore che si è guadagnato sul campo il titolo di simbolo vivente della lotta alla 'ndrangheta e al malaffare, pagando un prezzo altissimo in termini di limitazione della libertà personale". Lo affermano, in una nota congiunta, i capigruppo del Gruppo misto e del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Antonio Lo Schiavo e Davide Tavernise. "La proposta, inoltre - aggiungono Lo Schiavo e Tavernise - pone l'accento su un tema fondamentale per il tessuto economico calabrese, che non può e non deve più essere ignorato: quello della tutela dell'economia legale. Gli imprenditori che trovano il coraggio di denunciare, troppo spesso e paradossalmente, anziché essere additati ad esempio e sostenuti, scontano una sorta di isolamento che li vede inermi davanti alla concorrenza sleale delle imprese controllate dalla malavita che inquinano il mercato e condizionano l'economia. Le imprese e gli imprenditori sani vanno dunque sostenuti e incoraggiati anche attraverso politiche che introducano benefit a compensazione degli svantaggi subiti e che, al tempo stesso, incentivino la denuncia da parte di quelle realtà che intendono sottrarsi al giogo mafioso. Farlo, come chiede De Masi, attraverso una premialità che riconosca un incremento del 10 per cento nel punteggio negli appalti con la Pubblica amministrazione, può certamente rappresentare un importante passo in avanti, simbolico e concreto, verso la piena legittimazione di chi sceglie di opporsi agli illeciti e di denunciarli con coraggio e determinazione. Per questo motivo la proposta De Masi avrà il nostro pieno sostegno in tutto il suo iter legislativo".
Russo (Cisl Calabria): "Sostegno a proposta De Masi"
“La bozza di proposta di legge su una premialità per le imprese resistenti alla criminalità organizzata (un punteggio aggiuntivo nelle gare d’appalto e nelle graduatorie per contributi e sussidi pubblici), inviata dall’imprenditore Nino De Masi al Presidente della Giunta Regionale della Calabria Occhiuto, al Presidente del Consiglio Regionale Mancuso, all’intera Giunta e ai Consiglieri, è molto più di un sasso lanciato nello stagno per suscitare qualche reazione o una semplice provocazione", scrive in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl regionale. "È invece – prosegue il sindacalista – una proposta di cui condividiamo lo spirito e alla quale guardare con interesse, perché viene da quella parte della società resistente alle organizzazioni criminali che derubano e insanguinano la nostra terra. Quella di De Masi è una proposta che merita attenzione e rispetto perché, se diventasse legge, potrebbe davvero contribuire a porre un argine ai fenomeni criminali, specialmente in momenti particolari come quelli che attraversiamo, in cui crescono le situazioni di disagio di giovani, famiglie, anziani e la sfiducia verso le istituzioni. Mentre si chiede un utilizzo mirato ed efficace delle risorse del Pnrr e degli altri fondi europei e nazionali disponibili per lo sviluppo della Calabria, è ancora più urgente bloccare le possibili infiltrazioni delinquenziali negli appalti. Legalità, sicurezza, qualità del lavoro, sono temi che devono trovare concordia e unità di intenti tra politica, istituzioni, mondo sociale e imprenditoriale. La Cisl calabrese, dunque - conclude Russo -, rivolge un appello alla politica nella sua interezza, perché sostenga la proposta di Nino De Masi, il quale ancora una volta si espone, testimoniando un grande amore per la sua terra".
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