‘Ndrangheta: Sequestrati beni per 5 milioni di euro a Milano

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Milano - Due fratelli, Rocco e Domenico Cristodaro, entrambi indagati dalla Dda di Milano per associazione per delinquere di stampo mafioso e produzione di fatturazioni per operazioni inesistenti. Sono ritenuti dagli investigatori i contabili dell' organizzazione mafiosa legata alla famiglia Mangano. I due, di 47 e 43 anni, erano già stati indagati a piede libero nell' ambito dell'operazione della Squadra mobile milanese del settembre 2013, durante la quale furono arrestati otto esponenti del gruppo criminale considerato diretta emanazione di Cosa nostra siciliana. I fratelli Cristodaro sono titolari di due studi di consulenza contabile a Milano e in provincia di Cremona. In particolare, i due professionisti sono sospettati di essere i contabili del sodalizio criminale facente capo alla famiglia Mangano, decapitato lo scorso settembre dai provvedimenti di cattura che sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Milano a seguito di indagini condotte dalla Dda del capoluogo lombardo. La direzione distrettuale antimafia di Milano ha proceduto infatti alla confisca di 124 immobili, 3 società e 81 conti correnti bancari, il tutto per un valore di oltre 5 milioni di euro, riconducibili a due professionisti.

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Il sequestro, disposto dalla sezione autonoma misura di prevenzione del tribunale di Milano, è stato eseguito nel capoluogo lombardo ed in vari comuni delle province di Cremona, Biella e Bergamo, dagli agenti della squadra mobile di Milano, dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Cremona e dai carabinieri della squadra misure di prevenzione della Procura della Repubblica di Milano, che hanno operato congiuntamente con il coordinamento del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del sostituto procuratore della Repubblica di Milano Alessandra Dolci.

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Già in passato i due professionisti erano stati oggetto di indagini condotte da varie forze di polizia, tra le quali la tenenza della guardia di finanza di Crema che recentemente aveva individuato un fitto reticolo di società utilizzate per una consistente frode fiscale (128 milioni di euro e fatture false per oltre 94 milioni) e messe a disposizione dei sodalizi criminali per riciclare il denaro proveniente da attività criminali. Il sequestro dei beni rappresenta un ulteriore sviluppo delle indagini svolte dalla Dda di Milano nei confronti dei componenti del sodalizio Mangano. Ci sono anche orti, appezzamenti di terreno, frutteti, maneggi, e un'azienda agricola a Crema, la "Fazenda Rocco" tra i 124 immobili sequestrati ai fratelli Rocco e Domenico Cristodaro.

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