Milano - Sono stati tutti assolti per voto di scambio politico-mafioso l’ex sindaco di Lonate Pozzolo (Varese), Danilo Rivolta, l’ex coordinatore dei Cristiano democratici, Peppino Falvo, l’ex assessora comunale alla Cultura, Francesca De Novara, il padre e imprenditore Salvatore, e Cataldo Casoppero, condannato in appello a Busto Arsizio nel 2020 a 14 anni di reclusione per associazione di stampo 'ndranghetista. Lo ha deciso il giudice di Milano, Tiziana Gueli, al termine del giudizio con rito abbreviato, assolvendo gli imputati con la formula del fatto non sussiste.
Stando all’inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinati dal pm della Dda Alessandra Cerreti, Rivolta avrebbe vinto le elezioni comunali del maggio 2014 grazie all'appoggio della ‘ndrangheta, e in particolare di Casoppero, attraverso un pacchetto di 300 voti, in cambio della promessa di assegnare un assessorato a Francesca De Novara, figlia dell’imprenditore edile Francesco, canditata 'gradita' alle famiglie mafiose originarie di Cirò Marina (Crotone) e da anni infiltrate nel Varesotto. L'operazione di voto di scambio fu, secondo l'accusa, organizzata e mediata da Falvo, noto anche come il 'Re dei Caf' nel suo ruolo di coordinatore politico locale. “È ora di finirla di fare in Italia processi sul nulla. Io ho fatto solo politica e ho aiutato in tutte le maniere il comune di Lonate Pozzolo. Il territorio era convalescente, ho provato a guarirlo e quando non ci sono riuscito mi sono ritrovato a fare un processo”. Lo ha detto l’ex sindaco di Lonate Pozzolo (Varese), Danilo Rivolta, commentando a caldo la sentenza di assoluzione emessa dal gup di Milano dall’accusa di voto di scambio politico-mafioso relativa alla sua vittoria alle elezioni comunali del 2014. “Non c’era nessuno straccio di prova. E inoltre, come ha detto il giudice leggendo il dispositivo, i fatti, come sostenuto da tutte le difese, sono stati collocati nel tempo in un periodo in cui la legge richiamata dal pm non era ancora in vigore”. Lo ha detto l’avvocato Jacopo Pensa, legale dell’ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta, in merito all’assoluzione dall’accusa di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni del 2014 del comune del Varesotto nel processo di rito abbreviato nato dall’inchiesta della Dda di Milano.
"Seppur il tempus commissi delicti è stato individuato - precisa il difensore di Falvo, l'avvocato Ramona Gualtieri - in una data antecedente all'entrata in vigore della legge 62/2014 il Giudice ha ritenuto che nessuno degli elementi integrativi del reato contestato è stato provato negando il presupposto storico dell'accusa".
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