Catanzaro - Concluso un altro capito dell’operazione denominata “All inclusive” che nel 2014 aveva portato alla luce un traffico di droga nel capoluogo calabrese con canali di rifornimento in tutta la regione. All’epoca erano rimasti coinvolti nell’operazione 23 persone, tra loro anche “insospettabili”. Oggi, la Corte di Appello riformando la sentenza con cui il tribunale collegiale di Catanaro nel 2017 aveva condannato molti imputati per plurimi delitti in materia di stupefacenti, ha riformato le pene, diminuendole. In particolare, tra gli imputati figura anche un carabiniere, Mario Russo, difeso dall’avvocato Gambardella, che in primo grado era stato condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante il giudizio di appello il procuratore generale aveva chiesto una diminuzione della pena e una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione. La corte di appello, riqualificando i fatti di lieve entità, ha rideterminato in un anno e 11 mesi di reclusione concedendo il beneficio condizionale della pena. Russo che era stato sospeso anche dalle funzioni dell’arma dei carabinieri, ora potrà essere riammesso in servizio.
Le condanne:
Antonio Scozzafava - 4 anni 8 mesi
Domencio Rubino - 2 anni 8 mesi
Alessio Spagnolo - 4 anni
Antonio Gualtieri - 2 anni, 8 mesi e 20 giorni
Massimo Purcaro - 3 anni 4 mesi
Giuseppe Barbuto - 3 anni e 4 mesi
Giovanni Russo - 5 anni e 4 mesi
Mario Russo - 1 anno e 11 mesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA