Festa dei popoli a Catanzaro, insieme nella diversità di culture

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Catanzaro - Proprio in questo periodo delicato della nostra storia, in cui si cerca sempre a parole di andare oltre le cieche barriere del razzismo, restando invece nei fatti ancorati nell’eterna contraddizione del rifiuto, della negazione di aiuto ai bisognosi e soprattutto dell’indifferenza dinnanzi alle centinaia di migliaia di morti nel Mediterraneo, è molto importante che siano organizzati eventi come quello di domenica sera a Catanzaro, in cui si è provato, per una volta, a superare i pregiudizi e gli stereotipi, festeggiando insieme la bellezza della varietà e della molteplicità che vivacizza il nostro mondo. La “Festa dei popoli” che si è tenuta infatti in piazza Duomo dalle 18 fino a tarda sera ha voluto soprattutto dimostrare come sia comunque possibile un’unione nella diversità. Diversità di colori, culture, sapori, religioni e arti, che tuttavia hanno offerto una buona volta un insieme organico di bellezza, derivante appunto dalla variazione e dalla curiosità di poter apprendere le differenze dei popoli presenti.

E dopo una divertente introduzione della manifestazione con i pupazzi animati della Disney, per intrattenere i più piccoli, sono state aperti al pubblico molti stand, internazionali e locali, nei quali è stato possibile non solo ammirare le varie oggettistiche tipiche di paesi asiatici, africani e mediterranei in generale, ma addirittura assaggiare gratuitamente le prelibatezze offerte dagli stessi. Trascinati da profumi invitanti, i presenti hanno potuto degustare infatti la più varia cucina tipica, dai cous cous alle fritture cinesi e ai dolcetti maghrebini. Il tutto in attesa della serata vera e propria, durante la quale si sono esibiti sul palco di piazza Duomo vari artisti in rappresentanza dei rispettivi paesi di appartenenza, animando lo spettacolo con danze, canti e balli tipici e offrendo finalmente uno scenario completamente differente da quello, scialbo e tetro, che la routine ormai ci sta propinando quotidianamente.

M.L.

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