Sambiase e Castrumfavara: match fotocopia dell’andata dello scorso torneo

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Lamezia Terme – Tante le similitudini tra Sambiase – Castrumfavara della scorsa stagione ed il match di ieri pomeriggio. Anche allora l’andata si giocò al D’Ippolito, ma di mercoledì, ed i siciliani giocarono un buon primo tempo, sbloccandolo sempre nei primi minuti. Molto simili, destro a giro dal limite sul palo più lontano della porta lato via Marconi, anche le due segnature agrigentine. Poco meno di un anno fa fu La Piana a battere Giuliani, stavolta è toccato a Piazza. In entrambe le sfide in questione i giallorossi sono usciti fuori alla distanza, pervenendo al definitivo 1-1 nei secondi 45’, con l’ormai ex Ferraro, prima, e Sueva dal dischetto ieri. Appena quattro i superstiti di quel Favara sempre allenato da Infantino: i titolari Ferrante, Vaccaro e Limblici, ed il panchinaro Frangiamone.  Idem nel Sambiase dato che pure in quella gara infrasettimanale scesero in campo Giuliani, Strumbo e Santiago Frasson, mentre Colombatti restò l’intero match in panca essendo in via di recupero da un infortunio. A gara in corso entrò, invece, quel Benito Cataldi in settimana sottopostosi ad operazione chirurgica per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio, ed al quale ieri pomeriggio la squadra ha espresso tutta la propria vicinanza con uno striscione srotolato davanti la tribuna prima del fischio d’inizio.  Tempi di recupero piuttosto lunghi, quindi, per lo sfortunato esterno offensivo cirotano a cui Sueva ha anche dedicato il gol del pareggio.

Rispetto all’undici inizialmente opposto alla Gelbison, contro i favaresi Tony Lio ha proposto due novità: il rientrante Kouame e Costanzo al posto di Diogo e Furiato. Finora, tra campionato e coppa, sono stati complessivamente impiegati ventuno giocatori. Non hanno ancora giocato neanche un minuto i portieri Lisi e Pagliuso, i difensori De Cicco, Naccarato e Coriano, i centrocampisti Caruso e Marrello, nonché gli attaccanti Cataldi e Matteo Perri. Per quest’ultimo si aspetta che acquisisca una buona condizione fisica essendo reduce da un’annata di fermo. Ieri si è registrato l’esordio del 2007 Sena, subentrato al pari età Andronache al 36’ della ripresa. In settimana si è invece consumato l’addio del centrocampista Solomon, avendo egli chiesto, ed ottenuto, la cessione al Vittoria, club militante nell’Eccellenza siciliana. Si è chiusa, così, dopo poco più di due stagioni oltremodo positive sia per lui che per la squadra, la sua esperienza in giallorosso dov’era arrivato dallo Scalea. A centrocampo, di conseguenza, non è più rimasto nessuno del passato torneo. Complessivamente, i superstiti della rosa della passata stagione scendono ora a sette, ma uno, il già menzionato Cataldi, sarà indisponibile per diversi mesi.

Tornando alla sfida di ieri pomeriggio, da dimenticare l’approccio di Colombatti e compagni. Per tutto il primo tempo il Castrumfavara è arrivato puntualmente prima sulle seconde palle, lasciandosi di gran lunga preferire per determinazione e fluidità di manovra. Molto bravi i siciliani nel difendersi con ordine e ripartire immediatamente con un modulo pronto a trasformarsi, non appena recuperata palla, in un micidiale 4-2-4, con i rapidi Piazza, Varela, Tripicchio e Limblici o Vaccaro a mettere in costante ambasce la difesa sambiasina, in special modo gli argentini Frasson e Colombatti. Tanta velocità e verticalizzazioni un po' pagate, a livello fisico, nell’ultima mezz’ora di gioco, senza contare che mister Infantino a fine primo tempo ha dovuto sostituire, per infortunio, il bravo under Schembari in mezzo al campo.  Il Sambiase ha comunque avuto il merito, e la fortuna, di riuscire ad andare al riposo con un solo gol di svantaggio. Viceversa, sarebbe stato oltremodo proibitivo recuperare, considerata pure l’ormai acclarata difficoltà nel metterla dentro. In tal senso ci si augura che il gol dal dischetto possa sbloccare mentalmente Sueva. Tra le note positive del match contro gli agrigentini la prestazione del 2006 ex Rossanese Luca Calabrò, non a caso andato vicinissimo al gol sugli sviluppi di una caparbia azione personale in piena area avversaria e poco dopo procuratosi il rigore poi trasformato dall’ex Cosenza ed Acireale. Anche se nel primo tempo è andato pure lui un po' in affanno, il play Palermo si sta confermando elemento dotato di personalità e discreta visione di gioco. Non sono dispiaciuti neanche Francisco, Sena, Perricci e Pantano, questi ultimi gettati nella mischia negli ultimi dieci-quindici minuti. L’esperto ex Locri ha puntellato la corsia difensiva di sinistra, la quale stava iniziando a traballare a causa di qualche pallone di troppo iniziato a perdere dal giovane Andronache.

Ferdinando Gaetano

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