Lamezia Terme – Il calcio è bello anche perché imprevedibile e pronto a smentirti, in senso positivo o negativo, nel breve volgere di pochi giorni. E’ il caso del Sambiase che, dopo la bella prova di compattezza e solidità mostrata nel derby cittadino di Coppa Italia, si è un po' smarrito, proprio in quello che sette giorni prima era stato uno dei suoi maggiori punti di forza, alla prima di campionato in casa della comunque ambiziosa Gelbison. Un 2-0 frutto di altrettante leggerezze difensive che hanno di fatto chiuso la contesa già al termine dei primi 45’. Come se i vari Frasson, Colombatti, Strumbo e Andronache visti all’opera in Campania fossero solo degli omonimi rispetto a quelli ammirati contro la Vigor. Magari i troppi complimenti fatti al reparto una settimana fa, hanno inconsciamente fatto abbassare il livello di guardia ed attenzione.
Confermata, invece, la difficoltà a gonfiare la rete avversaria, pecca evidenziatasi anche durante le amichevoli precampionato. Sia chiaro, perdere in casa della Gelbison ci poteva e ci può stare, meno, ovviamente, l’aver di fatto regalato due gol all’avversario. Ma siamo solo alla prima giornata e quindi non bisogna drammatizzare più di tanto. Specie se tale stop fungerà da monito per il prosieguo di stagione. Sul piano del gioco, ad ogni modo, i giallorossi non hanno affatto sfigurato al cospetto di una compagine che nella scorsa stagione ha sfiorato la vittoria del campionato, anche se in altro girone. Non a caso pronti via ed è stato il Sambiase a rendersi subito pericoloso. Frasson, in piena area, ha tuttavia completamente sbagliato il cross, poi Sueva ha sprecato malamente non approfittando di un grave svarione, in disimpegno, del portiere cilentano.
Decisamente più cinica e concreta la squadra allenata dall’ex capitano del Cassino Imperio Carcione. Al primo affondo la premiata ditta Piccioni – Liurni si è fatta beffa degli esperti Colombatti e Strumbo, con la spizzicata dell’ex acese che ha lanciato verso la porta Liurni, bravo a bruciare sullo scatto il difensore di Chiaravalle Centrale ed incrociare sul palo più lontano. Il Sambiase ha avuto la palla del pari con Calabrò, sulla cui girata a botta sicura si è però immolato il centrale avversario. Nel primo dei 2’ di recupero, ancora più clamorosa la “dormita” della linea arretrata giallorossa, costata il raddoppio rossoblù: Russo ha avuto tutto il tempo di aggiustarsi la palla e far partire un cross basso che entrambi i centrali sambiasini hanno lasciato colpevolmente scorrere, non accorgendosi dell’esperto Piccioni in agguato alle loro spalle. Anche nella ripresa non sono mancate le occasioni per riaprire la gara ma, ancora una volta, è mancata la giusta cattiveria.
In terra cilentana Tony Lio ha riproposto lo stesso undici inizialmente schierato nel derby, eccezion fatta per Furiato al posto di Costanzo. Primi minuti ufficiali in giallorosso per i vari Francisco, Slojkowski e Perricci. Attorno alla mezz’ora della ripresa l’attenzione dei presenti si è spostata verso il settore occupato dai tifosi ospiti, a causa di un malore accusato da uno di loro. Tant’è che il direttore di gara ha sospeso per alcuni minuti il match. Il ragazzo si è fortunatamente ripreso senza conseguenze, tanto d’aver fatto regolarmente rientro a Lamezia nella serata di ieri.
Ferdinando Gaetano
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