Lamezia Terme – Buona la prima, in campionato, per la Vigor Lamezia 2025-26. Oltre al risultato, ed ai tre punti nel caso specifico, la gara con l’Acireale ha tuttavia confermato alcuni limiti strutturali e tecnici della rosa. E’ chiaro che, non avendo certo ambizioni da primato, determinate pecche fossero in un certo senso da mettere in preventivo. L’augurio, comunque, è che si riescano quanto più possibile a coprire o mascherare attraverso il lavoro ed il recupero dei quattro infortunati Errico, Bammacaro e, soprattutto, Marigosu ed Embalo. Contro gli acesi, così com’era già accaduto nel derby, è stato evidente il divario in termini di centimetri e prestanza fisica rispetto all’avversario. Soprattutto nel reparto avanzato ed in quello arretrato. Deficit che si è in parte riusciti a sopperire attraverso il giusto posizionamento in fase difensiva, la voglia e la capacità di soffrire e di non mollare mai fino al 95’.
Qualche nota lieta non è comunque mancata. Contrariamente a quanto, purtroppo, spesso accaduto in passato, se il buongiorno si vede dal mattino, come suol dirsi, non è stata sbagliata la scelta del portiere under. Il classe 2006 Simone Verdosci ha fornito garanzie più che sufficienti, tanto nella mezzoretta finale giocata contro il Sambiase che ieri. Certo, deve migliorare in qualche dettaglio, ma non è affatto dispiaciuto. Non a caso, d’altronde, ha fatto tutta la trafila in un settore giovanile importante qual è quello del Lecce, arrivando a giocare in Primavera 1. All’occorrenza, poi, si può sempre contare sull’over Serafino Iannì, che in D ha già dimostrato di poterci stare benissimo con le maglie di Locri e San Luca. Altro acquisto azzeccato si è finora rivelato quello dell’esterno Silvio Colella, l’unico, e qui sta una delle principali lacune evidenziatesi negli ultimi 180’, della rosa capace di saltare l’uomo e creare superiorità numerica.
Grazie anche al fisico che si ritrova, tanto da essere il più prestante dei difensori in organico, questo potrebbe poi diventare l’anno della completa maturazione e valorizzazione per l’indigeno Marco Amendola. Ieri è stato il più convincente dei tre componenti la linea arretrata ed ha anche messo lo zampino in occasione del gol risolutore. Discorso opposto, relativamente ai centimetri, per l’unico 2007 sin qui impiegato titolare da mister Foglia Manzillo. Guerrisi sta pagando l’impatto con la categoria, molto più competitiva e fisica rispetto al massimo torneo regionale dove si era ben disimpegnato con la Palmese. Sia contro i cugini, che ieri, i diretti avversari lo hanno sovrastato per forza fisica. Chiaro che in tali casi si debba provare a supplire con altre doti quali l’anticipo, l’agilità ed il dribbling. Sin qui, spiace dirlo, ma è stato tra i maggiori punti deboli della squadra. Naturalmente di ciò è cosciente pure il tecnico che, in base agli altri 2007 a disposizione, si regolerà se sarà il caso di insistere con il ragazzo o di farlo un tantino rifiatare nelle prossime gare. Sempre in tema di fuoriquota, non male, di contro, il comunque di due anni più grande La Vecchia, andato peraltro a segno contro il Messina. Anche il pari età D’Anna è sembrato abbastanza rodato alla categoria.
Vera e propria spina nel fianco della retroguardia vigorina, è stato l’ex ReggioMediterranea Semenzin. Con la sua velocità ed intraprendenza ha messo sovente in ambasce i più lenti Sanzone e Montebugnoli. Non altrettanto scaltro, un po' come aveva fatto il giallorosso Sueva sette giorni prima, si è fortunatamente dimostrato ogni qualvolta ha avuto la chance di battere a rete. Dopo le “critiche” dell’ambiente per non averli schierati nel derby, ieri l’ex trainer dell’Ischia ha buttato nella mischia, e dal primo minuto, i locali Amendola e Curcio. Quest’ultimo ha un po' sofferto l’impatto con quella D con la quale non si cimentava più da tempo. Meglio in fase di interdizione, assieme a Staiano e D’Anna, prima che in avvio di ripresa un problema muscolare non lo costringesse alla resa. Davanti Tandara e Mascari appaiono troppo simili per caratteristiche tecniche e fisicità, e quindi si aspetta di vedere all’opera Embalo che ha molta più potenza e prestanza fisica. Contro Sambiase e Acireale l’attaccante rumeno è sembrato ancora in ritardo di condizione, ma ha comunque avuto il grande merito di riuscire a trovare la zampata che ha regalato tre punti pesantissimi, i primi della stagione, ai suoi.
Ferdinando Gaetano
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