Stop forzato in serie D, dopo turno di riposo per Fc Lamezia nove partite in un mese

fc-lamezia-249292358adb90a8_bc21d_82511.jpg

Lamezia Terme - Turno di riposo per l’Fc Lamezia Terme, domani pomeriggio, nel girone I di serie D. Gialloblù che tornano a fermarsi dopo averlo già fatto mercoledì 20 settembre a causa del rinvio, al prossimo 25 ottobre, del match che avrebbero dovuto giocare al “Granillo” con La Fenice Amaranto Reggio Calabria.  Due “stop and go” che, così ravvicinati, non sembrano granché utili alla causa. 

Si passerà, difatti, quasi da un estremo a quello opposto, considerato  che a partire da mercoledì prossimo, quando Terranova e compagni saranno di scena a San Luca (ma potrebbe giocarsi a Locri per problemi di agibilità del “Corrado Alvaro”) per il nuovo turno infrasettimanale,  la squadra lametina dovrà giocare ben nove partite, tra gare domenicali, infrasettimanali, trasferta di Coppa Italia a Vibo e recupero con l’LFA Reggio Calabria, in un mese. Eccezion fatta per la settimana che va da domenica 8 a domenica 15 ottobre, in pratica giocherà sempre ogni tre giorni.

Il match vinto per 2-1 ai danni dell’Acireale ha intanto lasciato più di uno strascico disciplinare. Il sodalizio di via Marconi si è visto infliggere un’ammenda di 800,00 euro “per avere propri sostenitori, al termine della gara, rivolto espressioni minacciose e ingiuriose al Direttore di gara”. Un turno di squalifica a testa, inoltre, per mister Leonardo Vanzetto, il preparatore dei portieri Leonardo Pellegrino e l’attaccante Paolo Carbonaro, tutti espulsi dal campo.  Lamezia dunque alla finestra in questa quinta giornata di campionato nella quale spiccano due partite in particolare: LFA Reggio Calabria – Siracusa e Akragas – Trapani. Primo vero esame per gli amaranto dello stretto, opposti a quel Siracusa che attualmente guida la classifica, sebbene con una gara in più rispetto a quel Trapani che lo tallona ad una sola incollatura e che, come già scritto, dal canto suo sarà ospite di un Akragas che ha gli stessi suoi punti ma racimolati anche in questo caso giocando una gara in più.

Tornando ai gialloblu lametini, cinque sin qui i gol all’attivo in campionato (tanti quanti quelli incassati). Ben quattro portano la firma di due soli calciatori: Kosovan e Saraniti. Quest’ultimo è indiscutibilmente stato l’uomo match contro gli acesi. Suo il gol che ha sbloccato la sfida, nonché l’assist a Kosovan in occasione del raddoppio. “Il mister ed il suo staff mi hanno tutelato sotto l’aspetto fisico ed io sono contento di aver esordito tra le mura amiche con un gol e un assist, grazie anche al supporto dei miei compagni. La società, con a capo il diesse Maglia per quanto riguarda l’area tecnica, ha scelto degli attaccanti  con qualità diverse tra di loro – prosegue il centravanti palermitano - per dare maggiori soluzioni all’allenatore.  Poter contare su punte con caratteristiche diverse da poter mandare in campo in ogni momento della gara, è molto importante”.

Per Andrea Saraniti non esiste distinzione tra obiettivi personali e di squadra.  “Personali non me ne sono mai posti, nel senso che se disputo una buona stagione lo faccio per me stesso, per la mia famiglia, i miei compagni, la società, che ci paga, e per tutto il resto. Spero, quindi, di fare quanti più gol possibili per aiutare la squadra a raggiungere un obiettivo importante, che è poi alla base di una società. Se vado bene, dimostro, al contempo, che ha avuto ragione chi mi ha voluto qui”.

L’ex, tra le tante, di Messina, Lecce e Vicenza non disputava il girone I di serie D dalla stagione 2015-16, allorquando andò a segno otto volte con la maglia della Vibonese.  Ancora troppo presto per iniziare a farsi un’idea di come si svilupperà la lotta al vertice. “Penso si possa tirare una prima linea soltanto dopo le prime dieci-dodici giornate.  Sono tornato a fare il girone I dopo quasi una decina di anni e posso dire che, a livello qualitativo, è un raggruppamento forte. Provenendo dal girone H (Casarano ndr), ho potuto constatare come non ci sia granché differenza tecnica tra i due raggruppamenti.  Anche qui ci sono diverse squadre che puntano ad un torneo di vertice.  Noi siamo consapevoli di possedere un ottimo organico anche se completamente nuovo. Della rosa della passata stagione è infatti rimasto il solo Terranova. Di conseguenza dobbiamo semplicemente lavorare e seguire ciò che ci viene impartito, per cercare di esprimere tutto il nostro potenziale”. A seguito dei recenti ingaggi di Palermo e Rizzo, la rosa della prima squadra consta adesso di ben 31 elementi. “Più siamo e meglio è. Provengo da club nei quali eravamo sempre 27-28 o 30 in rosa. Quando devi puntare a fare un campionato importante, - ha concluso Saraniti - è necessario ci siano più alternative in ciascun ruolo. Non siamo troppi, quindi”.

F.G.

© RIPRODUZIONE RISERVATA