Riceviamo e pubblichiamo
Lamezia Terme, 3 ottobre - La Presidente della Commissione Pari Opportunità UDC, Graziella Astorino e alcuni suoi componenti Raffaele Mastroianni, Marianna Preiato, Maura Fragale, Antonella Pesce, Roberto Cilento, Beatrice Arcieri hanno incontrato Raffaello Conte, Presidente della Cooperativa "Malgrado Tutto", esistente sul territorio da ben 35 anni e posizionata a Lamezia Terme (Pian del Duca), punto strategico e di raccordo della Calabria. La cooperativa si occupa di una molteplicità di servizi: dalla ricerca del disperso, alle pulizie dei luoghi, al servizio antincendio, disabili, recupero tossicodipendenti e non da ultimo è un Centro di Temporanea Accoglienza, riconosciuto con Decreto del Ministero degli Interni, per gli immigrati che, dichiarati clandestini, devono essere rimpatriati. L'interessante incontro si è concentrato sugli interventi della cooperativa nell'ambito della Protezione Civile, che a livello nazionale inizialmente era gestita solamente dai Vigili del Fuoco, mentre oggi esiste un'unificazione della gestione ed ogni Regione ha la propria Protezione civile. Il Presidente Raffaele Conte ha evidenziato che la terra di Calabria ed il nostro territorio è al più alto rischio sismico al mondo, ma che nessun accorgimento mirato è stato effettuato dai Governi che si sono succeduti dopo l'ultimo terribile terremoto di Reggio, nulla è stato operato o effettuato nel nostro territorio dal Comune di Lamezia Terme. Ciò che è emerso dall'incontro è l'inefficienza del servizio pubblico che interviene, per le calamità, a mezzo delle associazioni di volontariato, come la Malgrado Tutto, o che risultano inseriti in un elenco tenuto dalla Protezione Civile Regionale. Il volontariato è stato istituito a mezzo di una legge speciale che dà la facoltà al pubblico ed al privato di poter intervenire ed eventualmente posizionare delle tende in caso di catastrofi o di scosse incessanti. Ma i Comuni dimostrano la loro indifferenza verso queste problematiche perché non creano punti di raccolta nel caso di eventuali terremoti e neppure formano e creano gruppi di volontariato. Sul territorio di Lamezia Terme non esistono centri di raccolta attrezzati e organizzati per accogliere interi quartieri o anche l'intera popolazione in caso di calamità.Anzi, il territorio è invaso da case abusive per mancanza di un piano regolatore e da terreni privati "intoccabili" che, in caso di catastrofi, non potranno essere utilizzati per il ricovero (neppure) momentaneo della popolazione, che di fatto impediscono addirittura una pianificazione di eventuali spiazzi da utilizzare per ricoveri temporanei. Mentre il terreno montano frana e alcune zone, nel caso di forti piogge, rimangono addirittura isolate. Nell'incontro è stato evidenziato dalla Commissione la situazione dei fiumi lametini la cui trascuratezza e degrado è evidente a tutti i cittadini (i topi stanno raggiungendo le case per la mancanza di pulizia/bonifica), mentre una costante e programmata cura non avrebbe neppure alti costi! Vige la logica dell'abbandono! Conte, ha precisato che il volontario ( psicologi, cuochi, medici,infermieri ecc..), deve essere addestrato per affrontare eventuali aiuti necessari alle popolazioni e chi intende stabilmente essere chiamato per svolgere tale servizio deve essere inserito in una cooperativa o associazione di volontariato. E mentre in Italia esistono 1.500.000 volontari, ci si chiede perché alcuni riescono a tutelare i propri territori, come ad esempio il Trentino ed altri no? Attualmente solo la cooperativa "Malgrado Tutto" ha i mezzi ( è dotata di una cucina mobile riesce a servire fino a 3000 pasti caldi al giorno, come è successo nel Kosovo o a Soverato ) e persone per poter intervenire in caso di calamità.La Regione, la Provincia e il Comune devono, all'unisono, svolgere azioni concrete improntate per la tutela dalla cittadinanza tralasciando il colore delle loro bandiere e pensando al "prossimo" come un primario bene comune".
Graziella Astorino, presidente Commissione Pari Opportunità Udc
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