Lamezia, il Polo Rambaldi partecipa al Radon Day: installati degli esposimetri

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Lamezia Terme - Il Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia ha aderito il 10 novembre scorso al Radon Day, la giornata internazionale dedicata all’informazione e sensibilizzazione sul tema del radon e alla radioattività, che coincide con l’anniversario della nascita di Maria Skłodowska Curie. Una ricorrenza a cui l’istituto lametino ha voluto dare concretezza ospitando l’evento formativo, promosso dalla Regione Calabria, dal Servizio Sanitario Regionale e  da Arpacal nell’ambito del piano di prevenzione regionale programma PP09 del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti    di Lavoro dell’Asp di Catanzaro, che ha visto gli interventi di Maria Antonietta Soccio, in rappresentanza dell’Asp di Catanzaro, e di Salvatore Procopio,  direttore  del Laboratorio Fisico “Ettore Majorana” del Dipartimento  Provinciale di Catanzaro dell’Arpacal. Presenti anche due classi del liceo scientifico “Galilei”.

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“I rischi del radon – informano - le strategie di prevenzione e i comportamenti da mettere in atto nella vita quotidiana sono stati al centro degli interventi dei due tecnici, i quali hanno sottolineato come il radon, se inalato in grande concentrazioni, può danneggiare il Dna delle cellule umane ed è inoltre un indicatore ambientale per gli studi atmosferici dei moti circolari delle masse d’aria, della stima del flusso terrestre dei gas serra, del monitoraggio e della mappatura della contaminazione nel sottosuolo da parte degli idrocarburi”.

Per la dirigente Anna Primavera: “l’adesione del nostro istituto al Radon Day offre ai nostri ragazzi l’opportunità di confrontarsi con esperti del mondo scientifico e sanitario per applicare le conoscenze e le competenze acquisite nell’ambito dell’offerta formativa della nostra scuola e anche per promuovere una cultura della responsabilità rispetto ai rischi collegati all’utilizzo di determinati materiali e tecnologie, nella vita quotidiana come nel mondo del lavoro”. Nel corso della mattinata sono stati installati degli esposimetri, che saranno ritirati tra un anno, al fine di stimare la presenza di radon nell’istituto.

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