Lamezia Terme - Un utente lametino è riuscito ad ottenere la prenotazione di un esame specialistico, peraltro da poter fare soltanto tra quattro mesi, solo dopo innumerevoli peripezie. Ma veniamo ai fatti. Ad una paziente lametina la dottoressa dell’Asl, presso cui è da anni in cura per problemi alla tiroide, prescrive una scintigrafia. Non potendosi permettere di fare l’esame presso uno studio privato, con conseguente notevole esborso di denaro, la signora chiama al CUP (Centro Unico Prenotazione) Interaziendale Area Centro Calabria e le viene risposto che questo tipo di esame non è prenotabile dal Centro, ma che bisogna chiamare direttamente i reparti di medicina nucleare del Policlinico Universitario di Germaneto. Le vengono perciò dati ben quattro diversi numeri di rete fissa ai quali chiamare per prenotare la scintigrafia alla tiroide. La povera paziente, però, per una decina di giorni telefona, a qualsiasi ora del mattino e del pomeriggio, ai numeri fornitigli senza ottenere mai alcuna risposta. Un giorno finalmente sente il classico “click” tipico di quando qualcuno risponde ad una nostra chiamata. Neanche il tempo di iniziare a tirare un sospiro di sollievo che, però, il telefono le viene immediatamente chiuso in faccia, senza aver avuto neanche modo di aprire bocca. Prova immediatamente a richiamare e, incredibilmente, si vede sbattere una seconda volta la cornetta in faccia. Saranno le sole due volte, in mezzo a centinaia di chiamate, nelle quali qualcuno si sarà degnato di una “risposta”, si fa per dire.
A questo punto si decide di esporre tale lamentela al CUP. L’operatore conferma di aver già ricevuto diverse lamentele proprio sul fatto in questione. Aggiunge che può solo fornire il recapito telefonico del centralino del Policlinico. Il centralinista tuttavia risponde che i numeri per prenotare la scintigrafia sono effettivamente quelli fornitoci dal CUP.
Su suggerimento, prova a tentare un'altra carta: sul sito internet “Medicina Nucleare Germaneto” compare una schermata con un paio di recapiti di linea fissa, tuttavia diversi da quelli fornitici dal Cup, gl’indirizzi e-mail dell’equipe medica ed altre due modalità attraverso le quali poter prenotare le prestazioni fornite dal reparto. Si scopre, così, che lo si può fare anche recandosi di persona in loco, oppure inviando, ad un apposito indirizzo di posta elettronica, copia della prescrizione medica e numero di telefono. In modo da essere successivamente ricontattati via telefono. Con l’aiuto di un nipote, non essendo avvezza alle moderne tecnologie, riesce a farsi inviare l’e-mail. Il giorno successivo è stata prontamente chiamata da una dottoressa del reparto che ha comunicato la prenotazione per il prossimo mese di ottobre. Curiosamente, aggiunge di essere stata contattata proprio da uno di quei quattro numeri che le erano stati forniti dal Cup ed ai quali non rispondeva mai nessuno. Alla fine la signora è dunque faticosamente riuscita nell’impresa soltanto grazie all’aiuto determinante di una persona avvezza alle moderne tecnologie.
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