Lamezia, luci, emozioni e inclusione: un momento sensoriale al Center Mamas Lucky

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Lamezia Terme - "Luci, emozioni e inclusione: un momento sensoriale al Center Mamas Lucky C’è una magia particolare che si sprigiona quando il territorio unisce le forze per il bene dei più piccoli. È quello che è successo a Lamezia Terme venerdì 19 dicembre 2025, dove la Stanza Multisensoriale del centro Mamas Lucky ha aperto le sue porte per un evento che ha saputo mescolare educazione, gioco e innovazione" è quanto si legge in una nota.

"L’iniziativa - spiegano - nasce nel cuore del Servizio di Assistenza Specialistica Scolastica del Comune di Lamezia Terme, un progetto gestito dall’R.T.I. Parsifal-Macramè. A tirare le fila di questo complesso e delicato lavoro di coordinamento è stata Maria Giovanna Rochira, che ha saputo trasformare una sinergia istituzionale in un’opportunità concreta di crescita per dodici alunni del primo ciclo di istruzione. Ad accogliere l'evento con il consueto spirito di apertura è stata l’Associazione Lucky Friends presso il Center Mamas Lucky. Un’ospitalità che non è affatto scontata: il Presidente Rosario Cortese e il Direttore Domenico La Chimea si confermano ancora una volta pilastri fondamentali per la nostra comunità, sempre pronti e attenti nel dare casa a progetti che mettono al centro il benessere e l’inclusione dei ragazzi". 

"Ma cosa è successo esattamente dentro quella stanza? Sotto la guida esperta delle pedagogiste Debora Mancuso e Alessia Cerra, insieme all’educatrice Chiara Gatto, i bambini si sono immersi in un'"Esperienza Snoezelen". Tra proiezioni che incantano (come la suggestiva ruota panoramica che sembrava quasi di poter toccare), fasci di fibre ottiche e suoni avvolgenti, i piccoli partecipanti hanno intrapreso un viaggio sensoriale unico. Non si è trattato solo di guardare delle luci, ma di imparare a "sentire" l'ambiente, a comunicare in modo nuovo e a vivere un momento di relax profondo, lontano dal rumore del mondo esterno. È in questi spazi che la pedagogia diventa emozione e che il termine "inclusione" smette di essere una parola scritta sui documenti per diventare un sorriso sul volto di un bambino". 

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