Progetto “Intrecci di Vita 2.0” presenta il prototipo della borsa che racconta la Calabria

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Lamezia Terme - “Intrecci di Vita 2.0” presenta il prototipo della borsa: un racconto tessuto di Calabria, tradizione e futuro. Realizzata interamente a telaio artigianale dalle tessitrici formate nell’ambito del progetto, presenta trame ispirate ai motivi storici del territorio, reinterpretati con sensibilità contemporanea. Gli inserti in pelle ne esaltano eleganza e carattere. "A renderla unica - raccontano in una nota - è un dettaglio nascosto: la fodera interna riporta fedelmente gli antichi appunti manoscritti della Cannunera , tratti dall’omonimo volume edito da ARSAC Calabria e curato dalla dr.ssa Luigia Iuliano. Quelle che appaiono come sequenze numeriche indecifrabili sono in realtà formule per costruire l’ordito e che, riportate sul telaio, danno vita alle trame che decorano l’esterno della borsa, trasformandola in un oggetto carico di memoria, tradizione e identità. Si tratta del primo prototipo nato dal progetto Intrecci di Vita 2.0, promosso da Spazio Aperto in collaborazione con enti pubblici e privati, grazie al sostegno di Fondazione con il SUD ed Enel Cuore Onlus. Il progetto ha dato vita a un percorso di formazione e inclusione lavorativa femminile nel settore dell’artigianato tessile".

"Intrecci di Vita 2.0 è una significativa esperienza di associazionismo tra donne, che punta alla valorizzazione dell’artigianato tessile, oggi troppo spesso dimenticato", afferma Fulvia Michela Caligiuri, Direttore generale di ARSAC, partner del progetto, sottolineando l’importanza di creare reti di supporto per lo sviluppo locale. Per Antonella Mancuso, Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, il progetto rappresenta "un ritorno alle origini per generare valore, non solo economico ma soprattutto sociale. Il mercato cerca sempre più prodotti che raccontino una storia, e questa è una storia identitaria, tutta al femminile". Dopo l’introduzione del progetto a cura di Silvia Muraca, coordinatrice per Spazio Aperto, capofila del partenariato, la parola è passata a Giada Falcone, direttrice della Moema Academy e designer del prototipo: "L’obiettivo è stato creare un oggetto con una forte identità, capace di raccontare il territorio e le sue radici".

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Secondo Caterina d’Aquino, divulgatrice ARSAC, uno degli elementi più forti del progetto è la sua capacità di introdurre innovazione nel rispetto della tradizione: "Oggi i consumatori cercano manufatti durevoli, sostenibili, con un’anima. L’innovazione, in questo senso, non cancella la tradizione, ma la potenzia". Il Comune di Girifalco, partner del progetto, ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, offrendo alle nuove tessitrici l’opportunità di esporre i propri manufatti in occasione della Fiera dell’Artigianato dell’Istmo calabrese, che si terrà proprio a Girifalco i primi di agosto. «Un’occasione importante per valorizzare il talento femminile e il saper fare artigiano, ponendo le basi per una futura inclusione lavorativa», commenta Elisa Sestito, Assessore alle Politiche sociali. A conclusione dell’evento, Luigia Iuliano, Direttrice del CSD ARSAC di San Pietro Lametino e responsabile della formazione nell’ambito del progetto, ha sottolineato il valore delle relazioni: "Dalla lavorazione del prototipo abbiamo imparato che per fare grandi cose serve una rete: da soli non si va lontano". L’evento ha ospitato  una mostra dei prodotti artigianali realizzati nel laboratorio tessile ARSAC,  una mostra fotografica che documenta il lavoro che sta dietro la tessitura manuale, Volti e Mani, Intrecci di Vita.

Il laboratorio ARSAC, cuore operativo del progetto, che ha una forte impronta sociale: è aperto anche a persone con diverse abilità e promuove un modello produttivo circolare, dove anche i ritagli di tessuto vengono riutilizzati per creare oggetti utili e belli, come segnalibri, bracciali e accessori vari. I prototipi saranno ora sviluppati dalle tessitrici coinvolte nel percorso di inserimento lavorativo all’interno del nuovo laboratorio tessile di Squillace gestito dai partner Cooperativa Tra Cielo e Terra e Fondazione Città Solidale. Prossimo appuntamento: l’evento finale del progetto, con la sfilata dei manufatti, in programma nel mese di ottobre.

 

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