Tappa a Soveria Mannelli di “Radici di Benessere”: il Festival delle Erranze e della Filoxenia tra natura, salute e accoglienza

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Soveria Mannelli - L’ottava edizione del Festival delle Erranze e della Filoxenia ha fatto tappa a Soveria Mannelli con l’evento “Radici di Benessere”, confermandosi un appuntamento culturale e turistico di riferimento per il comprensorio del Reventino. Un’esperienza immersiva che ha intrecciato natura, salute, accoglienza e scambio culturale, nel solco di una tradizione che dal 2018 promuove un turismo sostenibile e autentico, capace di far “entrare in sintonia con lo spirito dei luoghi”. Il festival, curato dall’associazione New Day, si è aperto venerdì 26 luglio presso La Baracca di Decollatura con l’incontro “Come la montagna cura e ha curato”. Un momento di riflessione sul potere terapeutico dell’ambiente naturale, in particolare quello montano, sulla salute mentale e fisica. 

"Medici ed esperti di alto profilo - fanno sapere - hanno discusso con passione delle potenzialità curative della natura, ma anche delle criticità del territorio, come la chiusura del Centro di Salute Mentale di Decollatura. Le dottoresse Mussari e Gigliotti hanno evidenziato l’urgenza di rafforzare i servizi e il ruolo fondamentale delle associazioni locali. Ampio spazio è stato dedicato anche all’impatto della tecnologia sulla salute mentale dei giovani, sottolineando l’importanza della prevenzione e delle relazioni umane. La serata si è conclusa con un applauditissimo spettacolo musicale di giovani artisti locali, elogiati per il loro impegno e la loro serietà. Il sindaco di Decollatura, Raffaella Perri, ha ribadito il valore del festival come strumento di promozione del territorio e dei suoi valori fondanti: accoglienza, cultura e inclusione. Sabato 27 luglio il festival si è spostato a Soveria Mannelli, dove alle 9:00 è partita un’escursione dalla stazione ferroviaria alla Pineta dell’Ostello. Un “cammino lento e responsabile” che ha incarnato lo spirito dell’erranza come forma di conoscenza profonda del territorio. Nella pineta, la professoressa Carla Colombo Marasco ha raccontato la storia delle icone votive disseminate nel circondario, simboli di fede e protezione, spesso collocati agli incroci dei sentieri che conducevano ai borghi. Uno dei momenti più significativi è stato l’incontro con un gruppo di medici cubani, che hanno condiviso le loro esperienze di accoglienza in Italia. Hanno raccontato le difficoltà iniziali legate alla lingua e alle differenze culturali, ma anche la scoperta della carenza di personale sanitario nel nostro Paese". 

Il dialogo si è esteso al tema della “forest therapy”, con riferimenti a studi giapponesi sui benefici dei terpeni emessi dalle piante. I medici hanno spiegato che a Cuba non esistono programmi strutturati simili, ma che iniziative analoghe vengono spesso promosse individualmente. La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale in pineta, occasione per riflettere sull’esperienza vissuta. Un partecipante dalla provincia di Bari ha sottolineato la forza del Sud nell’accoglienza e l’importanza di “piantare semi” per il futuro, anche se i frutti non sono immediati. “Radici di Benessere” ha offerto un’immersione autentica nella bellezza naturale e culturale del Reventino, riaffermando il valore del fare rete tra associazioni e istituzioni locali. Il Festival delle Erranze e della Filoxenia si conferma così un’armonia di incontri, cammini, scambi e silenzi che curano, come i boschi che “senza parole, portano pace e ispirazione”.

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