Sanità, Bruni: "Protesta del 118 di Cosenza, associazioni di volontariato in convenzione con l'Asp fermeranno il servizio"

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Catanzaro - “Le Associazioni di Volontariato in convenzione con I'ASP di Cosenza per il servizio di supporto Suem 118 della Provincia di Cosenza, hanno comunicato che a partire dalle 9 del 12 settembre sosteranno per protesta nei pressi della sede dell'Azienda Sanitaria di Cosenza insieme ai mezzi di soccorso. E poi cesseranno il servizio dal 19 settembre. Una forma civile e assolutamente condivisibile per manifestare il proprio disappunto, vista  la situazione di precarietà, sia economica, sia per  mancanza di personale". Lo annuncia Amalia Bruni in una nota.

"Il problema - dichiara Bruni - nasce dalla mancata stipula della convenzione per il servizio di Emergenza Urgenza così come è previsto dalla nuova legge sul Terzo Settore. E’ dalla scorsa campagna elettorale che parlo di uno dei principali problemi della Sanità calabrese, quello dell’emergenza/urgenza e della medicina territoriale. Le ambulanze, poche, spesso viaggiano senza medico a bordo, con gravissime conseguenze per la salute dei cittadini. La carenza di personale ormai cronica ha ridotto all’osso un servizio essenziale che andrebbe invece potenziato e allargato. Una politica insensibile e a volte ottusa, ha fatto allontanare centinaia di colleghi dal servizio a cui è stato riservato un trattamento economico inadeguato. Il contratto per tutti i medici del 118 è fermo al 2006 e a molti di loro è stata anche tolta una piccola indennità che gli era stata riconosciuta in precedenza.C’è grande disagio e anche una profonda tristezza per il mancato apprezzamento di una attivitàfondamentale per la tutela della salute dei cittadini della provincia di Cosenza, mai valorizzata espesso marginalizzata".

"Un disastro che riguarda tutte le gestioni commissariali, compresa l’ultima, quella del Presidente/Commissario Occhiuto che istituisce un carrozzone come Azienda Zero, senza spiegarci a che cosa serve e che cosa fa, stipula un  accordo con 500 medici cubani per farli venire a lavorare qua, dimenticandosi dei nostri giovani per i quali s’inventa norme di assunzione in contrasto con le legge in vigore e lascia chiuso il Centro Regionale di Farmacovigilanza da oltre un anno (mi chiedo a chi conviene tenerlo così, e se c’è qualcuno a cui interessa sfasciarlo definitivamente). Inoltre, aumenta gli stipendi dei commissari del venti per cento mentre manda in giro ambulanze demedicalizzate in tutta la Calabria senza curarsi di aggiornare i contratti del personale sanitario, donne e uomini che quotidianamente con atti da veri eroi civici, fanno quello che possono per tenere in piedi un servizio di cui non possiamo fare a meno. Ora si ferma il 118 di Cosenza perché non si rispettano gli impegni già presi, basterebbe perfezionare gli accordi contrattuali concordati invece che pensare a cose inutili. Quando se ne convincerà Presidente/Commissario Occhiuto, forse si potrà fare finalmente qualcosa di concreto per la sanità calabrese”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

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