Auto contro tir, un morto ed un ferito su SS 106 a Catanzaro

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Catanzaro - Un uomo di 45 anni è morto ed una seconda persona è rimasta ferita in un incidente stradale avvenuto sulla statale 106, tra Soverato e Copanello. A causa dell'incidente, secondo quanto ha riferito l'Anas, la statale è provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni. Nell'incidente sono rimasti coinvolti un Tir ed un'automobile. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polstrada, carabinieri, vigili del fuoco e personale dell'Anas.

Si tratta del regista Giuseppe Petitto di Catanzaro ma residente a Roma per lavoro, la persona deceduta nell'incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106, tra Soverato e Copanello. Petitto era alla guida di un'Alfa spider coupe che si è scontrata con un camion in località Pietragrande.

REAZIONI

Sindaco Catanzaro: amarezza morte figlio della nostra città

"Apprendo con immane dolore della morte di un figlio della nostra città, avvenuta alle luci dell'alba e causata da un terribile incidente stradale". Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. "Enorme è l'amarezza - aggiunge - per una morte balorda che ha portato via il regista Giuseppe Petitto, sottraendolo per sempre all'affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici. La morte del caro Giuseppe priva la nostra terra di una preziosa figura, di un talentuoso regista che ha firmato lavori elogiati e apprezzati a livello internazionale. Come non ricordare i cortometraggi da lui prodotti che hanno trovato ospitalità nelle sale cinematografiche di diversi paesi europei e degli Stati Uniti, così come il documentario intitolato 'tredici' che racconta la tragedia del camping Le Giare di Soverato". "In questo difficile e triste momento, giungano alla famiglia - conclude Abramo - le mie personali condoglianze, quelle dell'Amministrazione comunale e dell'intera città che rappresento per la tragica e prematura scomparsa del loro amato figlio. Un abbraccio particolarmente affettuoso lo rivolgo al caro papà, Enzo, che ha anche ricoperto la carica di consigliere comunale negli anni passati".

Assessore alla cultura Carrozza: morte regista catanzarese  ha lasciato la città nello sgomento

"La morte del regista catanzarese Giuseppe Petitto ha lasciato la città nel più totale sgomento. Si tratta di una tragedia che ha colpito ognuno di noi, generando amarezza e rabbia per una scomparsa inaccettabile che ci lascia senza parole. Giuseppe - ha detto l'assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro - ha diretto, prodotto e montato cortometraggi di finzione e documentari importanti. Ci tengo ad esprimere la mia più affettuosa vicinanza ai familiari e agli amici colpiti dalla terribile disgrazia".

Il cordoglio di Pietro Mancini

Cordoglio anche da parte di Pietro Mancini, presidente della Fondazione Giacomo Mancini: Giuseppe Petitto era una persona gentile e disponibile. E un bravo regista, che si sarebbe affermato, nel suo settore, in cui aveva già firmato lavori importanti. Con sensibilità umana e intelligenza politica - ha proseguito Mancini - Petitto ha portato sul grande schermo un personaggio complesso come lo statista calabrese Giacomo Mancini. Una grande tristezza averlo perso, una grande fortuna averlo conosciuto e apprezzato".

Wanda Ferro: mondo culturale calabrese perde una persona importante

“Il mondo culturale calabrese perde uno dei suoi più importanti protagonisti a causa del tragico incidente che oggi ha spezzato prematuramente la vita di Giuseppe Petitto, regista catanzarese molto conosciuto e stimato per la sua intensa attività che era stata apprezzata anche da un mostro sacro del cinema come Martin Scorsese. Durante la mia esperienza da assessore alla cultura avevo avuto il privilegio di conoscerlo e confrontarmi con lui, appartenente alla mia stessa generazione, che aveva contribuito al progetto culturale della città di Catanzaro collaborando con la biblioteca De Nobili. Un ragazzo serio e preparato, innamorato della sua attività fin da giovanissimo, costretto come tanti a lasciare la sua terra per cercare a Roma quel successo che meritava. In questo momento di dolore per tutta la nostra comunità il pensiero va alla famiglia ed a tutti quanti gli hanno voluto bene”.  

CGIL esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane regista

"Ancora sangue, altre vittime sulla strada che si è guadagnata sul campo il brutto titolo di “strada della morte”. La CGIL esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia del giovane regista Giuseppe Petitto, stroncato ieri mattina nell’ennesimo incidente stradale sulla SS 106 jonica. Tante le croci, tante le vite spezzate, le famiglie distrutte, tante vittime per un solo carnefice: l’Italia. La Calabria nonostante i proclami e gli impegni dei vari Governi nazionali rimane dopo più di 150 anni dall’Unità un luogo senza Patria, un parente lontano, scomodo, di cui ci si ricorda solo in occasioni particolari. I morti ammazzati dalla strada della morte non scuotono le coscienze di chi parla del Sud e della Calabria solo quando gli istituti di ricerca o statistici ci ricordano per l’ennesima volta che siamo una terra in cui la miseria, la fame, la disoccupazione e la criminalità la fanno da padrone sulle nostre vite. Così se ne parla, per giorni e giorni, si susseguono commenti e valutazioni fino ad esaurimento scorte, poi si torna alla quotidianità. Quante vittime in meno, quante vite innocenti sarebbero state salvate se le Opere necessarie ad ammodernare le nostre strade fossero state realizzate? Basta guardare a quanto è diminuito il numero di incidenti tra Squillace e Simeri Crichi dopo l’ammodernamento dell’arteria per capire che tante vite umane potevano essere salvate. Le importanti spinte che arrivano dai comitati “basta vittime sulla SS 106” devono essere di supporto alle Istituzioni locali e alla rappresentanza politica e sociale per aprire una vertenza senza precedenti che impegni Anas e Governo ad assumere la questione 106 come priorità. Non possiamo rischiare ulteriormente che dopo l’ennesima vittima “eccellente” l’unico sforzo che riusciamo a sostenere è piantare un’altra croce o targa ricordo. La CGIL di Catanzaro è impegnata da subito per aggregare i tanti soggetti Istituzionali e sociali - a partire dai Sindaci della fascia jonica – in un’unica vertenza che aggreghi la Calabria della lotta per l’ammodernamento della SS 106 da Nord a Sud. Dobbiamo impedire non solo che l’elenco delle vittime continui ad allungarsi ma creare occasioni di lavoro per la nostra gente che è costretta ad emigrare (la “buona scuola” docet) per poter vivere. La CGIL è convinta che in questa battaglia il popolo calabrese - noi che non ci arrendiamo alla “fatalità” di un destino tracciato ed irreversibile - saprà ritrovarsi e scoprire che anche in questa nostra terra che sembra abbandonata a se’ stessa, non siamo soli e, soprattutto, non ci potranno isolare".   


 

 

 

 

 

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