Commercio irregolare di funghi, Forestale ne sequestra 30 chili in Sila

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Catanzaro – Intensificati i controlli nelle zona di montagna della Sila Catanzarese per il commercio dei funghi. Ad occuparsi delle verifiche il Corpo Forestale dello Stato che, anche in considerazione dei diversi gravi casi di intossicazione da funghi avvenuti in Calabria, ha provveduto a verifiche, oltre a quelli specifici all'interno delle aree boschive relativi al controllo della raccolta, anche lungo le principali vie di comunicazione nelle zone di montagna. Nel corso dei controlli in località Granaro a Sorbo San Basile, sono stati individuati più soggetti che esponevano per la vendita i funghi, senza le autorizzazioni necessarie. In particolare, la vendita dei funghi avveniva senza la prevista autorizzazione comunale, il certificato micologico dell'ASP e senza la tessera professionale necessaria per poter procedere alla vendita.

Due le violazioni contestate alle eprsone colte in flagranza, mentre i funghiì, circa 30 chilogrammi, sono stati sottoposti a sequestro. Si tratta della specie, Boletus edulis il cosiddetto porcino, Cantharellus cibarius, più comunemente noto come gallinaccio e il Lactarius deliciosus, il cosiddetto rosito, sono stati consegnati al Comune di Sorbo San Basile, l’autorità amministrativa competente alla confisca obbligatoria dei funghi.

Il Corpo Forestale lancia un appello affinché si proceda alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi nel rispetto delle regole, si raccomanda inoltre il rispetto delle basilari semplici regole, reperibili anche sul sito del corpo forestale, per evitare di perdersi nei boschi durante la raccolta, ed in tale contesto si stanno purtroppo moltiplicando le segnalazioni ed i ritrovamenti. 

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