Incendio in appartamento a Genova, 49enne di origine calabrese in gravi condizioni

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Genova - Prigioniera delle fiamme divampate in piena notte nella propria casa al secondo piano, una coppia con un figlio di sei anni è stata costretta a lanciare il bimbo dalla finestra sotto la quale erano accorsi dei vicini di casa. Un volo di 5 metri, poi il padre e la madre si sono gettati nel vuoto per sfuggire alle fiamme. Il bambino nella caduta, nonostante il primo urto su una coperta tesa dai soccorritori, è caduto al suolo riportando ferite gravissime ed è stato dichiarato cerebralmente morto. Grave anche il padre, con ustioni alla schiena e fratture multiple agli arti. Non gravi le condizioni delle donna perché lei è riuscita ad attutire la caduta aggrappandosi ai tubi del gas.

La notte da incubo si è consumata poco dopo le 3 nel centro di Casella, comune nell'entroterra di Genova, sotto gli occhi di una decina di abitanti del paese, impotenti in attesa di vigili del fuoco e medici del 118. Il bambino, che ha riportato una grave ferita alla testa, ha 6 anni e mezzo: trasferito all'ospedale pediatrico Gaslini, è in condizioni disperate. Le condizioni del padre, Alessio Fraietta, 49 anni, originario di Catanzaro, operaio in un ditta di saponi, sono peggiorate a causa delle ustioni riportate sul 20% del corpo: l'uomo si è attardato nella casa per salvare il figlio. Meno grave la donna, Vincenza Sansone, 49 anni, ricoverata all'ospedale di Sampierdarena con fratture al bacino e agli arti.

E' fuori pericolo ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di svelarle le condizioni dei suoi cari. "Sapevamo che l'impianto elettrico non era a norma" ha denunciato dall'ospedale. Le indagini sul rogo sono condotte dai vigili del fuoco: il magistrato di turno Paola Crispo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e disposto il sequestro dell' immobile. Fra le cause possibili del rogo un corto circuito o la stufa o la canna fumaria difettose. L'allarme per l'incendio è stato lanciato da Vincenza Sansone con una telefonata ai vigili del fuoco intorno alle 3.15. I primi soccorsi sono giunti dai vicini, richiamati in via Mandelli dal crepitio delle fiamme. Davanti ai loro occhi una scena terribile: alla finestra, da cui spuntavano lingue di fuoco, c'erano i due coniugi e il figlio che imploravano aiuto.

Il padre ha prima lanciato delle coperte di sotto perchè fossero usate come telo per soccorrere il figlio, quindi ha afferrato il bimbo e l'ha lanciato nel vuoto. Il bambino, però, dopo essere rimbalzato sulle coperte è caduto con violenza sul suolo. Quindi, dalle finestre si sono lanciati i due coniugi. I vigili del fuoco, accorsi intorno alle 3,40, si sono trovati davanti al palazzo in fiamme e tre corpi immobili sull'asfalto. Subito dopo, i solai del secondo piano dell'edificio, minati dal calore, sono crollati sventrando la palazzina: i vigili del fuoco che vi stavano entrando se ne sono accorti pochi attimi prima e sono riusciti a mettersi in salvo. Oltre alla famiglia Fraietta, senza casa sono rimasti un'anziana, che ieri era sera non era nell'appartamento perchè dormiva in casa della figlia, e due fratelli, Daniele e Maurizio Cevasco, fra i primi a soccorrere i tre feriti. Il sindaco di Casella Francesco Collossetti ha indetto una sottoscrizione per aiutare le famiglie sfollate.

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