Lamezia, omicidio Izzo-Molinaro: concluse discussioni degli avvocati

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Catanzaro – Si è conclusa la fase delle discussioni degli avvocati nel processo che si sta celebrando a Catanzaro per il duplice omicidio di Pasquale Izzo e Giovanni Molinaro uccisi a colpi di pistola il 6 dicembre del 2000 in un bar su via del Progresso e che vede imputati Aldo Notarianni, Giovanni “Gianluca” Notarianni, Antonio Villella, Vincenzo Torcasio e Pasquale Gullo. Il pubblico ministero aveva chiesto 20 anni per Gianluca Notarianni, 30 per gli altri. Nell’udienza odierna, che si sta celebrando con rito abbreviato davanti al giudice distrettuale di Catanzaro, il Gup Barbara Saccà, hanno discusso, in difesa dei propri assistiti, l’avvocato Stefania Rania che ha rassegnato le conclusioni e l’avvocato Francesco Gambardella per Antonio Villella, Pasquale Gullo e Vincenzo Torcasio.

In particolare, nel corso dell’arringa difensiva dell’avvocato Gambardella, è emersa la mancata convergenza tra le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Giuseppe Giampà e Angelo Torcasio. In particolar modo è stato sottolineato il peso, nella lettura della vicenda, della sentenza di assoluzione del 2000 del processo “Primi Passi” poiché, in quella sede, è stata esclusa la sussistenza dell’associazione mafiosa che oggi invece viene utilizzata in quanto, la determinazione omicidiaria, sarebbe maturata proprio in quella associazione. In conclusione è stata chiesta l’assoluzione o in via subordinata l’esclusione dell’aggravante della mafiosità. Il processo è stato poi rinviato per repliche ed eventuale sentenza al 23 marzo 2018.

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