Lamezia, processo morte Sara Michienzi: assolti entrambi i medici

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Lamezia Terme – Si chiude con l’assoluzione di entrambi gli imputati, il processo per la morte di Sara Michienzi, la bambina di nove anni di Filadelfia deceduta nel febbraio del 2011 dopo un intervento di adeno-tonsillectomia all’ospedale lametino.

Alla sbarra, con l’accusa di omicidio colposo, due medici del nosocomio di Lamezia: il primario del reparto di otorinolaringoiatria Raffaele Grasso e il medico del reparto Gianluca Bava, entrambi assolti “perché il fatto non sussiste”.

Un lungo iter processuale: perizie e controperizie da una parte e dall’altra, per capire quale fosse stata la causa della morte della piccola Sara Michienzi. L’ultima, in ordine di tempo, quella del pool di esperti nominato dal giudice, la dottoressa Prignani, che aveva chiesto una perizia super partes che potesse chiarire le circostanze e che, nell’ultima udienza, aveva portato l’esito del loro studio: Sara Michienzi sarebbe morta per una emorragia ma non per un errore del medico.

Secondo l’accusa la morte si sarebbe verificata per una emorragia, causata da una lesione verificatasi nel corso dell’intervento, lesione che le sarebbe stata fatale. Mentre per la difesa, gli avvocati Canzoniere e Puteri per Grasso e Commodaro e Ganino per Bava, la causa della morte non sarebbe da attribuire alla negligenza dei due medici.

Oggi una udienza fiume, durante la quale si sono susseguite prima la requisitoria del pubblico Ministero, la dottoressa Agostini, che ha chiesto l’assoluzione dei due imputati, poi quelle dei difensori di parte civile, gli avvocati Sabrina Rondinelli e Giovanni Lacaria che rappresentano la famiglia Michienzi, e infine, i legali della difesa.

Alla fine, la lettura della sentenza con la quale sono stati assolti i due medici.

C.S.

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