Lamezia, processo omicidio Ciriaco: difesa chiede nuovo sopralluogo

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Lamezia Terme – Si è tenuta oggi, presso la Corte di Appello di Catanzaro, una nuova udienza del processo relativo all’omicidio dell’avvocato Torquato Ciriaco, avvenuto a Lamezia il primo marzo 2002. Durante il dibattimento la difesa ha chiesto alla Corte di poter eseguire un sopralluogo, ad opera della stessa, sui luoghi indicati dalla testimone Angela Donato nelle sue dichiarazioni, per verificare la sua credibilità e la plausibilità di quanto riferito. Per quel che concerne l’ipotizzato movente, sempre la difesa, ha chiesto di sentire Lorusso. Per quel che riguarda le dichiarazioni della Donato di sentire Talebrizzi ed infine di sentire un consulente fonico della difesa. Il pg ha prodotto una documentazione riferita al collaboratore di giustizia Francesco Michienzi consistente nelle sue missive indirizzate alla Corte e alla Procura generale e che venissero inoltre acquisite le video riprese dei sopralluoghi effettuati da Michienzi nel 2006 insieme alla polizia giudiziaria. La Corte si è riservata di decidere sulle richieste istruttorie. Il processo è stato rinviato al 3 ottobre.

Un fatto di sangue avvenuto il primo marzo 2002 quando l'avvocato fu ucciso nei pressi dello svincolo dei “Due Mari” in un agguato. A quindici anni dal delitto, nel gennaio del 2014, la Dda di Catanzaro chiuse le indagini per i tre imputati, dopo le dichiarazioni del collaboratore. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna all’ergastolo per i tre imputati, mentre per il collaboratore Michienzi, la condanna a dieci anni di reclusione. Nel processo si era costituita parte civile la famiglia del legale lametino. Gli imputati del processo sono: Tommaso Anello e i fratelli Vincenzino e Giuseppe Fruci. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Spinelli, Rotundo, Torchia e Massara.

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