Lamezia, Raffaele Mazzei condannato a 4 anni per peculato e a 2,4 milioni di risarcimento

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Lamezia Terme – A due anni dall’arresto arriva la condanna in primo grado per Raffaele Mazzei, commercialista ed ex consigliere comunale, arrestato dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, guidata dal tenente colonnello Fabio Bianco, nel maggio del 2014 con l’accusa di peculato, per un importo di 2 milioni e mezzo di euro, e altri reati tributari, quando era “commissario governativo” della cooperativa edilizia Capannelle 2000, in liquidazione amministrativa, con sede legale a Roma.

Mazzei è stato condannato, dal Gip Francesco Aragona, a quattro anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e all’interdizione dai pubblici uffici,  è stato dichiarato inoltre “interdetto in perpetuo dall’ufficio di componente di commissione tributaria, interdetto dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per un periodo di un anno, interdetto dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un periodo di mesi sei, incapace di contrattare con la pubblica amministrazione per un periodo di un anno”. Il commercialista dovrà risarcire, inoltre, la parte civile, per 2.485,945,13 di euro.  Condannato per tutti i capi di imputazione, Mazzei è stato assolto per il capo D perché “il fatto non è previsto dalla legge come reato”. E’ stata ordinata, poi, la confisca dei beni in sequestro preventivo, nei confronti di Mazzei, in qualità di rappresentante legale della Cep Srl e J Cube Srl, nonché della Capannelle 2000, per l’importo di 110.897 euro.

gdf-mazzeilamezia-3.jpgLa conferenza stampa in Procura nel maggio 2014

Oltre all’ex consigliere, era imputata anche la rappresentante legale della società We Can Solution srl, Anna Maria Liguori, condannata a un anno di reclusione, ed è stata “interdetta in perpetuo dall’ufficio di componente di commissione tributaria, interdetta dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per un periodo di un anno, interdetta dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un periodo di mesi sei, incapace di contrattare con la pubblica amministrazione per un periodo di un anno e interdetta dai pubblici uffici per un periodo di un anno”. Il giudice ha ordinato, inoltre, “la sospensione condizionale della pena” nei suoi confronti e la assolve per il capo E per “non aver commesso il fatto”. Il gip ha disposto anche la confisca dei beni per la rappresentante legale della società per un importo di 43.474 euro.

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Il professionista lametino, che dopo l’arresto si dimise dalla sua carica di consigliere comunale (ai tempi dell’Amministrazione Speranza, nelle file dell’opposizione, prima eletto con il Pdl, passato poi al Ncd, poi con l’Udc), fu arrestato dalla Guardia di Finanza per la sua attività di commissario liquidatore della cooperativa edile, "Capanelle 2000". Dalle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, emersero alcune irregolarità compiute da Mazzei, tra il 2008 ed il 2012. L’incarico, conferito dal Ministero per lo sviluppo economico dal 2005, doveva essere finalizzato ad assicurare il corretto scioglimento della cooperativa edilizia salvaguardandone il patrimonio, che sarebbe dovuto essere restituito “pro quota” ai rispettivi soci. L’attività operativa coordinata dalla magistratura lametina ha invece accertato la sottrazione fraudolenta, da parte del commissario governativo, di cospicue somme dall’attivo della cooperativa, per un totale di 2.485.945 euro, prosciugandone quasi completamente il patrimonio.

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