Lamezia, tentato omicidio Villella nel 2008: arrestati Pino Strangis e Domenico Chirico

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Lamezia Terme – Sono stati ritenuti responsabili del tentato omicidio di Antonio Villella, classe ’76, Pino Strangis e Domenico Chirico, rispettivamente 46 e 36 anni, avvenuto a Lamezia Terme il 5 dicembre 2008, all'interno di un punto Snai di via Aldo Moro.

Il personale della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme ha infatti eseguito nei loro confronti un’ordinanza che dispone la custodia cautelare, emessa dal G.I.P. Distrettuale di Catanzaro su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Capo  Nicola Gratteri.

Strangis e Chirico sono ritenuti responsabili, in concorso con altri, del reato di tentato omicidio, aggravato dalla metodologia mafiosa, nei confronti di Antonio Villella che all’epoca aveva 32 anni. 

Ricostruito il contesto di 'ndrangheta in cui si inquadrava il tentato omicidio

La misura cautelare applicata agli indagati, sollecitata dal Sostituto Procuratore Elio Romano, a seguito di condanna a 16 anni di reclusione riportata dagli indagati nel corso del giudizio celebrato, il 9 giugno 2017, nelle forme del rito abbreviato, mette a frutto le indagini condotte dalla locale Squadra Mobile, che hanno consentito di ricostruire il cruento fatto di sangue facendo piena luce sulle modalità di consumazione del delitto e sul contesto di ‘ndrangheta in cui si inquadrava. 

In particolare, l’omicidio si collocava nella faida tra la cosca mafiosa dei “Giampà”, alla quale Pino Strangis e Domenico Chirico erano affiliati, e quella dei “Torcasio-Cerra- Gualtieri” della quale faceva parte, invece, Antonio Villella.

Vincenzo Bonaddio, cl. ‘59, elemento al vertice della cosca “Giampà” all’epoca dei fatti, decise di dare corso all’omicidio di Villella, poiché ritenuto partecipe dell'omicidio nei confronti di Pasquale Giampà detto “Buccaccio”, fratello del capo cosca Francesco, cl. ‘48, detto “il professore”.

pistola-tentanto-omicidio-villella-2008.jpgLa pistola trovata sul luogo del tentato omicidio

L'agguato nella sala giochi: Villella si rifugiò in bagno

Il tentato omicidio di Villella suscitò particolare allarme in quanto era avvenuto all’interno di una sala giochi del centro cittadino di Lamezia Terme, in orario serale e con numerosi avventori all’interno, e la vittima scampò all’agguato per la prontezza avuta nel rifugiarsi in bagno, all’atto dell’esplosione dei primi colpi. Gli inquirenti hanno accertato che Pino Strangis è stato l’esecutore materiale del tentato omicidio esplodendo diversi colpi di arma da fuoco nei confronti di Villella, mentre Domenico Chirico ha partecipato quale autista della moto utilizzata per arrivare e fuggire dal luogo del delitto.

Dopo le formalità di rito, Pino Strangis è stato associato presso la Casa Circondariale di Catanzaro, mentre per Domenico Chirico la notifica è avvenuta presso la Casa Circondariale di Melfi (PZ), ove lo stesso è detenuto per altra causa. 

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