Morto carabiniere calabrese ferito durante azione antidroga a Marsala

carabiniere-mirarchi1.jpgRoma - E' morto il maresciallo capo dei Carabinieri di origini catanzaresi, Silvio Mirarchi, 53 anni, ferito durante un'azione antidroga nelle campagne di Marsala. Mirarchi con un altro militare stava eseguendo un appostamento, in borghese, in contrada Scacciaiazzo nell'entroterra marsalese dove negli ultimi tempi erano stati segnalati furti di ortaggi. Il 25 maggio scorso in quella zona venne trovato il corpo senza vita di un romeno. Gli inquirenti spiegarono che poteva trattarsi di un omicidio. E qualche giorno prima nella stessa zona era stato ferito un altro uomo, colpito con una o più fucilate mentre tentava di rubare piante di marijuana da una piantagione, scoperta dai carabinieri proprio dopo il ferimento. Su questi episodi gli investigatori non hanno fatto trapelare notizie perchè stavano effettuando attività investigativa. Vicino al luogo dell'agguato sono state trovate due serre con seimila piante di marijuana.

Arrestato proprietario serre marijuana

I carabinieri del Comando provinciale di Trapani confermano la notizia dell'arresto del proprietario delle serre in cui era stata impiantata la piantagione di marijuana (6 mila piante) che sarebbe stata scoperta, durante un servizio di appostamento, dal maresciallo Silvio Mirarchi, deceduto ieri pomeriggio all'Ospedale civico di Palermo dopo le gravi lesioni provocate da due colpi di pistola che lo hanno raggiunto a un rene e all'aorta. Si tratta di Francesco D'Arrigo, 54 anni, di Partinico (Palermo). Lo hanno arrestato i carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Marsala. Partinico è il comune siciliano dove già nella metà degli anni Ottanta era fiorente la coltivazione di marijuana. Non è escluso che grazie a una passata esperienza D'Arrigo abbia impiantato la coltivazione a Marsala. Secondo gli investigatori le piante sequestrate e lavorate avrebbero potuto fruttare quattro milioni di euro. L'arrestato è stato portato nel carcere San Giuliano a Trapani.

Il corpo di Mirarchi è all'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, dove oggi dovrebbe essere effettuata l'autopsia. I funerali potrebbero svolgersi sabato nella Chiesa Madre di Marsala alla presenza dei vertici dell'Arma dei carabinieri. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di coltivazione e detenzione di droga. Naturalmente l'attenzione degli investigatori è puntata sull'omicidio del maresciallo e quindi i carabinieri stanno valutando attentamente le dichiarazioni dell'uomo cui è stato chiesto dove fosse all'ora della sparatoria nella campagna marsalese e se altre persone si occupavano della coltivazione della marijuana. Sull'inchiesta vi è il massimo riserbo.

REAZIONI

Cgil: un omicidio brutale che sconvolge

La CGIL di Catanzaro unitamente al SILP per la CGIL esprime “dolore per il tragico ed efferato omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi, caduto nell’adempimento del proprio dovere a Marsala.  Un omicidio brutale che sconvolge il mondo del Lavoro e delle Istituzioni proprio alla vigilia della Festa della Repubblica Italiana a 70 anni dalla sua nascita. La CGIL si unisce al cordoglio attorno alla famiglia del maresciallo Mirarchi, all’Arma dei Carabinieri, alle Istituzioni civili e democratiche private delle sue doti professionali ed umane”.

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