Riapposti sigilli a villaggio turistico reggino

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Reggio Calabria - La Guardia costiera di Reggio Calabria ha nuovamente sequestrato il complesso turistico-balneare "Kalura". Il sequestro è stato disposto dopo che la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Reggio contro il provvedimento di dissequestro emesso dal Tribunale del riesame. Secondo la Guardia costiera, il complesso, che occupa un'area demaniale di 5.000 metri quadrati, è privo di concessione. Il primo sequestro della struttura risale all'autunno scorso.

Il complesso turistico-balneare "Kalura", con attività connessa di ristorazione, sala da ballo e stabilimento balneare, è ubicato al confine tra Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Il primo sequestro della struttura era stato eseguito il 6 novembre del 2014. A disporlo era stato il gip di Reggio Calabria su richiesta del pm della Procura Sara Amerio. Il dissequestro era stato deciso dal Tribunale del riesame nel dicembre scorso in parziale accoglimento del ricorso presentato dalla proprietaria della struttura. La richiesta di sequestro accolta dal gip è da mettere in relazione, oltre che alla mancanza di concessione demaniale, all'assenza di permesso a costruire ed a tutta una serie di violazioni edilizie ed urbanistiche ed ambientali accertate dai militari della Guardia costiera di Reggio Calabria. "Fatto non meno grave - ha riferito ancora la Guardia costiera - è che l'area in cui è collocato il complesso turistico è considerata a forte rischio di erosione costiera, nonché di attenzione idraulica, con conseguenti evidenti pericoli per l'incolumità pubblica e privata".

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