Il lametino Raffaele Mazza alla I Biennale del Tirreno

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Lamezia Terme - Centocinquanta artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati su millecinquecento candidature, hanno dato il giusto tributo, con la loro arte, all’amore ed alla solidarietà. Raffaele Mazza è stato scelto dalla Giuria composta da esperti e operatori del settore con l’opera scelta per la 1^ Biennale del Tirren. SI tratta de “La Pieta”, spatolato olio su tela con inserti a sbalzo, “che nasce – sottolinea Mazza - dalla volontà di rappresentare la dolcezza dell’Addolorata nell’accogliere tra le braccia il figlio, emblema di salvezza per l’Umanità intera, così come una Madre abbraccia un neonato cosi Maria abbraccia la morte nella risurrezione” e ancora: “i tratti salienti sono appunto i colori che vestono L’Addolorata, il rosso a rappresentare la natura divina l’azzurro la volta celeste e il velo nero volutamente a sbalzo come elemento principale insieme alla corona di spine. Il velo simbolo del lutto del buio terreno, la corona di spine con i brillantini a rappresentare la luce simbolo di salvezza che traspare dalle piaghe inflitte a Gesù”.

L’evento, inaugurato il primo giugno da Marisa Laurito, alla presenza del sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ed il suo vice Enrico Polichetti, è stata aperta fino al 24 giugno nel complesso monumentale di San Giovanni Battista, nel cuore del centro storico di Cava de’ Tirreni.

“L’iniziativa – realizzata in collaborazione con il Comune di Cava de’ Tirreni, con il patrocinio della Regione Campania e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Cava De’ Tirreni – è stata organizzata dall’associazione ArtetrA Art Associates presieduta da Veronica Nicoli, in collaborazione con la Prince Group Srl di Armando Principe. Filo conduttore della rassegna sarà il tema dell’amore e della solidarietà: un omaggio che gli organizzatori hanno voluto tributare al coraggio della cavese Mamma Lucia che, animata da una forte “pietas”, alla fine del secondo conflitto mondiale si adoperò per garantire dignitosa sepoltura ai soldati tedeschi i cui corpi erano disseminati sulle colline che circondano Cava. In questa occasione è stata anche promosso l’iniziativa “Trenta Ore per la Vita”. Una delle opere di Mazza è stato donata e battuta all’asta. in favore del Progetto "Home" di "Trenta Ore per la Vita" per sostenere la causa solidale, l’opera che è stata battuta è “Furia". Rappresenta la forza, l’eleganza, la libertà, la bellezza e la vitalità, quest’ultima raffigurata dalla criniera al vento realizzata con “peli” sintetici a sbalzo. Lo sfondo multicolore riproduce la natura e le “emozioni”, che, impreziosito dai glitter con loro scintillio raffigurano le varie sfaccettature del nostro mondo). Un momento di grande attenzione solidale che prevede la costruzione di residenze che accolgano le famiglie dei piccoli malati di neoplasie, spesso costretti a spostarsi lontano dalle loro città per sottoporsi alle cure.  A conclusione della serata di premiazioni, a emozionare il pubblico del Complesso di San Giovanni, il concerto del brillante quintetto d’indiscussi paladini del panorama jazzistico italiano: i Deidda Brothers con Amedeo Ariano e Giovanni Amato e la caldissima voce di Joy Garrison, con la  direzione artistica di Gaetano Lambiase del Moro di Cava de’ Tirreni. 

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